ROMA. L’attore Raoul Bova è stato rinviato a giudizio per evasione fiscale. Lo ha deciso il gup di Roma che ha disposto il processo per l’artista, la sorella Daniela e la sua ex moglie e procuratrice Chiara Giordano. Prima udienza il 21 settembre del 2016 davanti al giudice monocratico. La Procura di Roma contesta ai tre il reato di dichiarazione fraudolenta mediante artifici e secondo l’accusa avrebbero procurato tra il 2006 e il 2010 sgravi fiscali trasferendo alcuni costi alla società che gestisce l’immagine di Bova, la Sammarco, e sfruttando così un sistema che avrebbe permesso di pagare un’aliquota Iva più bassa del dovuto. Sono sbalordito dalla decisione di questo giudice, ha detto il difensore dell’attore, l’avvocato Giuseppe Rossodivita. Sono state disattese le affermazioni del tribunale del riesame e della Cassazione. Il collegio dei giudici della libertà, ha scritto che manca il fumus e non c’è alcun reato. Adesso faremo il processo e lo dimostreremo in aula.
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