Gaza su orlo della guerra

Hamas ha rivendicato la salva di razzi lanciati verso Israele, e per cui sono risuonate le sirene nella zona di Tel Aviv, come il suo primo deliberato tentativo di colpire l’aeroporto Ben Gurion. Lo riporta Ynet sostenendo che la fazione islamica ha fatto sapere di aver lanciato quattro razzi M-75 verso l’aeroporto.  Un avvertimento alle linee aeree straniere di sospendere i voli per Tel Aviv e’ stato lanciato dal braccio di armato di Hamas.  In un comunicato le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio militare di Hamas, affermano che ormai l’aeroporto Ben Gurion sarebbe divenuto insicuro perchè può essere colpito dalla Striscia di Gaza. Il premier Benyamin Netanyahu afferma che nessuna pressione internazionale impedirà di agire contro i terroristi a Gaza e sono pronti a tutto. Tsahal, l’esercito israeliano, ha avuto ordine di tenersi pronto. L’esercito ha bisogno solo di una direttiva politica per dare inizio a una possibile operazione militare di terra nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il capo di stato maggiore israeliano, generale Benny Gantz, durante una visita in una base di parà. Gaza sta affondando in un disastro e l’attacco dall’aria e’ eccellente e l’intelligence sta lavorando bene. Intorno alle 15.30 il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza in seguito all’incursione israeliana è di 102 morti e di 110 feriti. Le incursioni dei caccia israeliani a Gaza sono state 1874 finora. Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato oggi Israele di seguire una politica basata sulle bugie in relazione ai bombardamenti di Gaza. Israele dice che Hamas lancia i razzi. Ma qualcuno è morto? Questo si è chiesto Erdogan parlando ai suoi sostenitori a Istanbul alla presentazione della sua piattaforma presidenziale. Hamas e’ pronto a combattere per mesi ed un cessate il fuoco dovrà rispettare le condizioni di Hamas come la rimozione del blocco di Gaza e la liberazione dei detenuti arrestati il mese scorso. Il presidente americano, Barack Obama, ha telefonato al premier israeliano, Benjamin Natanyhau, condannando i lanci di razzi su Israele ed esprimendo preoccupazione per il rischio di un’ulteriore escalation della situazione. Già in serata gli USA avevano espresso apprensione. Nessuno vuole assistere ad un’invasione di Gaza da parte di Israele. Per questo è importante un allentamento delle tensioni. Richiesta analoga anche dal presidente russo Vladimir Putin che ha invocato, sempre durante una telefonata con Benyamin Netanyahu, uno stop urgente del confronto armato tra Israele e Hamas. Putin ha definito indispensabile interrompere la spirale di violenza e ha notato che la situazione nella Striscia di Gaza si sta rapidamente degradando. La conversazione, secondo una nota della presidenza russa, è avvenuta su iniziativa del premier israeliano. E’ insomma un crescendo di violenza nella guerra, per ora solo aerea, fra Israele e Hamas. Ma l’ambasciatore israeliano all’Onu, Ron Prosor, intervenendo alla riunione del Consiglio di Sicurezza sul Medio Oriente, ha sottolineato che il Paese sta portando avanti un’operazione di autodifesa, ricordando che negli ultimi tre giorni sono stati lanciati 442 razzi su Israele, circa uno ogni dieci minuti. “Nessun Paese avrebbe accettato la minaccia che Israele sta fronteggiando”, e l’ambasciatore ha poi affermato che Hamas deve essere delegittimata e smantellata. Ieri le parole del presidente israeliano Shimon Peres sono risuonate come un ultimatum: o si ferma il lancio di razzi da Gaza, o un’operazione di terra, paventata da giorni, diventerà inevitabile. Mentre il presidente palestinese, Abu Mazen, ha replicato denunciando un massacro ed un genocidio a Gaza.

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