Pezzo conclusivo del “Trittico delle Malizie” in scena al Teatro Mercadante

Mercoledì 22 settembre alle 21.00 al Teatro Mercadante

in scena ‘E malammore e d’indolenza

di Sharon Amato e Antonio Marfella con la regia di Claudio Di Palma

terzo e ultimo “dittico” del saggio di diploma dei 20 allievi-attori

della Scuola di recitazione triennale del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale

diretta da Renato Carpentieri

Terzo e ultimo dittico quello di mercoledì 22 settembre dal titolo ‘E malammore e d’indolenza su testi di Sharon Amato e Antonio Marfella con la regia di Claudio Di Palma, in scena alle 21.00 al Teatro Mercadante.

Dopo ‘E malammore e mercantaggio di Sharon Amato e Antonio Piccolo andato in scena il 20 settembre, ‘E mercantaggio e d’indolenza di Antonio Piccolo e Antonio Marfella andato in scena il 21 settembre, con questo ‘E malammore e d’indolenza di Sharon Amato e Antonio Marfella che andrà in scena mercoledì 22 settembre alle 21.00 al Mercadante, si conclude il Trittico delle malizie, ovvero il “saggio conclusivo” dei 20 allievi-attori del triennio 2018/2021 della Scuola di recitazione del Teatro di Napoli diretta da Renato Carpentieri coordinata da Claudio Di Palma.

Come i due precedenti anche questo ‘E malammore e d’indolenza vede impegnati in scena, su regia di Claudio Di Palma, i giovani attori Pasquale Aprile, Francesca Cercola, Chiara Cucca, Miriam Della Corte, Matteo De Luca, Valentina Di Leva, Manuel Di Martino, Enrico Disegni, Antonio Elia, Giulia Ercolini, Eleonora Fardella, Angelica Greco, Valentina Martiniello, Simone Miglietta, Gianluigi Montagnaro, Gianni Nardone, Giulia Piscitelli, Federico Siano, Salvatore Testa, Antonio Turco.

Le scene sono degli allievi del Biennio Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Napoli coordinati da Luigi Ferrigno e Sara Palmieri; i costumi di Giuseppe Avallone; le musiche del M° Antonio Sinagra; i movimenti coreografici di Rossella Fusco. Le foto di scena sono di Ivan Nocera.

A proposito del Trittico delle malizie il regista Claudio Di Palma annota: «Malammoremercantaggio ed indolenza. Queste le dominanti restituite dalle drammaturgie di Sharon Amato, Antonio Piccolo e Antonio Marfella.

Una descrizione caleidoscopica (frammentata, ricomponibile ed organica) di possibili geografie del male e della inclinazione a immaginarlo e farne. È così che Canto per Lisetta si racconta con la crudezza di una favola nera senza tempo e che Andreuccio lo furese proponga tipi da Opera buffa che, imbottigliati nella claustrofobia di un vicolo vivianeo, si fanno furbi ed oscuri. È così, infine, che in Prima che tramonti si presentino “…a lo percipere nostro” (per dirlo alla Marfella) le tare (inerzia, leggerezza e melanconie comunque anestetizzate) di una microsocietà napoletana paraborghese anni ’60».

La durata dello spettacolo è di 1h e 40’ incluso un intervallo di 5 minuti.

Ingressi consentiti fino a esaurimento posti secondo i presidi sanitari anti-covid previsti.

Per confermare la propria presenza inviare mail all’indirizzo cerimoniale@teatrodinapoli.it.

Il nuovo triennio – 2021/2024 – della Scuola diretta da Renato Carpentieri su coordinamento di Claudio Di Palma inizierà i suoi corsi il prossimo mese di ottobre.

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