Tartaglia Arte: ‘Echo Surrounding: il grande environmental painting di Elisa Vladilo al Porto Vecchio di Trieste’

Riceviamo,  e volentieri pubblichiamo, l’articolo ricevuto da Tartaglia Arte:

UN GRANDE DIPINTO PUBBLICO SUL PAVIMENTO DI UN’AREA DELLA CITTÀ IN VIA DI RIQUALIFICAZIONE: OSPITERÀ TRA LE ALTRE COSE L’EVENTO SCIENTIFICO BIENNALE PIÙ IMPORTANTE D’EUROPA. LE IMMAGINI.

Elisa Vladilo, Echo Surrounding, Porto Vecchio Trieste ph Davide Gottardis
Elisa Vladilo, Echo Surrounding, Porto Vecchio Trieste

Giallo, arancio, viola, fucsia: campate e linee dinamiche dai colori accesi animano il manto stradale degli spazi pubblici dell’area del Polo Museale del Porto Vecchio di Trieste, per un’ampiezza di circa 1550 metri quadrati: è l’ultima grande opera dell’artista di origine venezuelana Elisa Vladilo, intitolata Echo Surrounding e definita un environmental painting per le sue dimensioni.

ECHO SURROUNDING A TRIESTE

Un’opera dal grande impatto visivo che rientra negli interventi di riqualificazione previsti in occasione dell’Esof (EuroScience Open Forum), che si svolgerà proprio in questo luogo: si tratta della conferenza di cinque giorni nota come l’evento scientifico biennale più importante d’Europa.

L’OPERA PUBBLICA DI ELISA VLADILO A TRIESTE

Elisa Vladilo, Echo Surrounding, Porto Vecchio Trieste ph Barbara Stefani

La connessione tra l’artista e gli spazi pubblici di Trieste era già cominciata nel 2007 con My favourite place, che trasformava una porzione del Molo Audace in una suggestiva isola colorata. In Echo Surrounding, invece, Vladilo traccia una storia della città non ancora scritta, delineando sulla strada prospettive ipotetiche e visioni future.

LA STORIA DI TRIESTE IN ECHO SURROUNDING

Non mancano, allo stesso tempo, i numerosi riferimenti alla conformazione urbanistica del Porto Vecchio: come i vecchi binari, le cui tracce sono ancora presenti sull’asfalto e portate in superficie attraverso una trama di linee dalle cromie squillanti. E ancora la Centrale Idrodinamica, con le sue caldaie a vapore, le macchine della Sottostazione Elettrica, ormai in disuso: tutte strutture che fanno parte dell’area, testimoni di attività, traffici e scambi commerciali tra terra e mare avvenuti nel corso del tempo in questo luogo. Anche questi elementi vengono inclusi in quell’ordito variopinto, portatore di memoria, che l’opera della Vladilo rappresenta ora per Trieste. Nella gallery, le immagini del “making of” e del risultato finale.

By Giulia Ronchi – artribune.com

Elisa Vladilo, Echo Surrounding, Porto Vecchio Trieste ph Barbara Stefani

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