epaselect epa08139842 Anti-government protesters clash with Lebanese riot police during a protest outside of the Lebanese Parliament in downtown Beirut, Lebanon, 18 January 2020. Lebanese riot police sprayed protesters with water cannons and fired tears gas outside of the Lebanese Parliament building after riots broke. EPA/WAEL HAMZEH

Scontri in Libano, quasi 400 feriti a Beirut

Sono quasi 400 le persone rimaste ferite nei durissimi scontri di ieri a Beirut tra manifestanti e forze dell’ordine durante una manifestazione contro il governo. Lo riferiscono fonti mediche.

Quella di ieri è stata la giornata più violenta dall’inizio delle contestazioni in Libano contro il governo. Il nuovo bilancio della Croce rossa libanese e delle protezione civile parla di 377 persone ferite e ricoverate in ospedale.

Le persone scese in piazza protestano contro il sistema politico, la corruzione e il carovita già dalla metà di ottobre.

Ieri il clima infuocato ha spinto il capo di Stato Michel Aoun e il premier uscente Saad Hariri a chiedere l’intervento dell’esercito per “riportare la calma” nel centro della capitale, dove migliaia di dimostranti si erano radunati spingendo per avvicinarsi alla super-fortificata zona del Parlamento.

Il Paese è da mesi in uno stato di profonda crisi economica e politica. E il sistema bancario locale, per decenni descritto come il più stabile della regione, ha cominciato a razionare la distribuzione del dollaro americano in un contesto di svalutazione graduale della lira locale. E si registra un incremento dei prezzi del 30 per cento e un aumento vertiginoso della disoccupazione.

 

 

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