Roma. Sequestrati 2 centri massaggi a luci rosse, 3 arresti

Ormai i cinesi hanno il monopolio non solo del commercio ma anche della criminalità questa mattina i carabinieri di Roma hanno sequestrato due centri massaggi  illegali gestiti da cittadini cinesi. Le massaggiatrici offrivano prestazioni di tipo sessuale ai loro clienti.  Il primo negozio ‘a luci rosse’ è stato scoperto in via Cogoleto, dove è stata arrestata una ragazza di 27 anni, gestore dell’esercizio, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. La 27enne, infatti, percepiva i compensi di prestazioni sessuali praticate da 5 ragazze connazionali in favore dei clienti. Nella circostanza la donna è stata portata nel carcere di Rebibbia e il centro massaggi è stato sequestrato così come l’incasso ritenuto provento dell’attività illecita. Stessa sorte per un altro centro massaggi di via Adami, in questo caso i gestori sono un uomo e una donna, entrambi cinesi di 29 anni, che sono stati arrestati. Anche loro dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione. Alle loro dipendenze, due ragazze connazionali che si lasciavano andare a prestazioni sessuali con i clienti, i cui proventi extra erano corrisposti direttamente alla cassa. Nel corso delle verifiche, sono scattati controlli anche in viale Tor di Quinto, via Flaminia, via Scalea Bruno Zevi, largo Pablo Picasso e in viale Olimpionici, dove i carabinieri hanno contravvenzionato 12 prostitute, un transessuale, 6 uomini dediti alla prostituzione maschile e 6 clienti per aver violato l’ordinanza antiprostituzione del sindaco di Roma. 

 

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