Plastica e riciclo dei materiali, le ricette salva-ambiente

“Dobbiamo imparare a gestire meglio ciò che abbiamo, cerchiamo di essere virtuosi, se non per virtù, ma perché ci conviene”: così Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, ha congedato i presenti alll'incontro, tenutosi questa mattina presso la sala delle conferenze di piazza Montecitorio. Un’altra via è possibile, sembra voler sottintendere il presidente promotore del vertice, il cui tema era proprio “Plastica e riciclo dei materiali. Un’altra via è possibile”, in collaborazione con Green economy e con il Consorzio Polieco. Esperti in materia e ricercatori hanno illustrato tutte le possibili soluzioni future che permetterebbero di migliorare la situazione attuale favorendo un più efficace trattamento dei rifiuti, che avrebbe ovviamente ripercussioni positive sull’intera comunità. Il tutto con maggiore attenzione alla plastica. “Troppo preziosa per diventare un rifiuto – ha detto a conclusione del suo intervento Maria Ioannilli, professoressa di ingegneria civile all’università Tor Vergata di Roma evidenziando la sostanziale differenza, a discapito della comunità, che si riscontra tra costi e guadagni nella gestione della raccolta differenziata e ha concluso "Se conferiamo la plastica al sistema di gestione dei rifiuti diventa un problema sociale”. Prevenire intercettando la raccolta differenziata alla fonte, facendo sì che il rifiuto possa essere una risorsa, questo sostanzialmente il messaggio di fondo che ha accomunato in linee generali tutti i relatori che hanno inoltre ben chiaro il chiodo su cui continuare a battere insistentemente: quello del riciclo dei materiali, un riciclo efficace che porterebbe ripercussioni positive su ambiente e salute pubblica. Al tavolo dei relatori si sono seduti sin dalle 9 e 30 di questa mattina il presidente di Polieco, Enrico Bobbio, il giornalista Emilio Casalini e Gaetano Borrelli, direttore della ricerca presentata durante la mattinata da Tanja Poli e Vincenza Di Malta. Sono intervenuti oltre alla Ioanilli, Claudia Salvestrini, segretario tecnico Eco-trust di Green Economy, Laura Cutaia e Fabio Musumeci di Enea, Antonio Uricchio, professore di diritto tributario e preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari, Aldo Moro, Ugo Graziani, consulente tecnico del sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, Stefano Pucci, assessore all’Ambiente di un Comune alle porte di Roma e, inaspettatamente, Alfonso Pecoraro Scanio che ha proposto di cambiare l’approccio culturale al problema ripristinando, magari, anche i vecchi meccanismi di "vuoto a rendere".  

 

Raffaella Della Morte   

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