Matteo Salvini rientra con la ‘pace fiscale’

Ritorna in campo la ‘pace fiscale’ di Matteo Salvini che spiega chesarebbe auspicabile e di certo un bene per l’intero Paese, rivolgendosi a ‘chi ha effettuato le dichiarazioni ma non è riuscito a versarle tutte’

A rispondere con dati è stato Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate che  ha rivendicato l’ottimo risultato ottenuto nel corso del 2022, con la cifra record di più di 20 miliardi di euro recuperata grazie alla lotta all’evasione. Ha avuto modo di parlarne durante il convengo Facciamo l’Italia semplice, spiegando come il bilancio dello Stato abbia potuto così recuperare 3.2 miliardi di euro soltanto con le lettere di ‘compliance’. L’attività antifrode ha invece permesso di intercettare o bloccare 9.5 miliardi di euro.

Ben differente l’approccio di Matteo Salvini che, impegnato a Cagliari, ha parlato di ‘liberazione per 15 milioni di italiani’. È questa la cifra dei cittadini che avrebbero effettuato la dichiarazione dei redditi, senza però riuscire a saldare l’intero conto debitorio nei confronti del Fisco: ‘Dovrebbero essere aiutati, non condannati, altrimenti avremo sempre cittadini di serie B. Gli evasori totali, invece, per quanto mi riguarda vanno in galera’.

Ruffini ribadisce  come l’operato dell’Agenzia delle Entrate sia fondamentale per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Le risorse che il Fisco è chiamato a raccogliere, ha sottolineato, sono a vantaggio di tutti visto che ‘il contrasto all’evasione non è volontà di perseguire qualcuno’.

Anche il viceministro al Mef, Maurizio Leo, ha risposto al vicepremier: ‘Esiste già una disciplina concernente la pace fiscale. I provvedimenti attuati non sono un condono, perché l’imposta dev’essere pagata integralmente. Si mira soltanto a ridurre la sanzione, che oggi ha raggiunto livelli sproporzionati, più del 240%, mentre negli altri Paesi europei non supera il 60%. Non una pace,  bensì una tregua in vista della riforma fiscale, che è già in lavorazione. Un tema che tornerà all’attenzione tra ottobre e novembre, quando si dovrà pensare a un sistema di rateizzazione’.

Antonio Tajani  ha voluto ribadire come Forza Italia sia contraria a ogni forma di condono,  ma ‘siamo sempre stati favorevoli a una pace fiscale. Ben lieto che la Lega scelga di seguirci su questo piano’.

Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione,   ricorda le parole di Mattarella: ‘La Repubblica sta nel senso civico delle persone che pagano le tasse. La prima regola è che le imposte vanno pagate. Il sistema fiscale va però semplificato. Salvini? Il ministro ha espresso il suo pensiero’.

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