Lavoro e salario minimo, scontro tra PD e 5Stelle. Di Maio: ‘Nessun discorso con la sinistra’

Alta tensione tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle. La discussione è nata da un’intervista da parte di Graziano Delrio che si è detto pronto a discutere con i grillini di alcune riforme come conflitto di interessi e salario minimo. Non si è fatta attendere la risposta di Luigi Di Maio che attraverso la propria pagina Facebook ha chiuso ad una possibile collaborazione tra il MoVimento e la sinistra. “La risposta – scrive il vicepremier – è semplice: no, grazie. Non solo, è curioso che proprio oggi il PD si svegli dopo che ha avuto 20 anni per concretizzare queste proposte. Ed è ancora più curioso che sul taglio degli stipendi dei parlamentari, un’altra proposta del MoVimento se ne stia in silenzio“.

Avete avuto il vostro tempo – conclude il ministro – il nostro appello è agli amici della Lega con cui condividiamo un contratto di governo. Ci auguriamo di ricevere presto una risposta. Dobbiamo portare avanti il cambiamento e dobbiamo farlo veramente“.

Un’apertura, quella di Delrio, che è stata fortemente bocciata dal segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Il governatore della Regione Lazio sfrutta i social per lanciare un chiaro messaggio alla maggioranza:  “Per noi – scrive – la prima cosa da fare in Italia è aumentare i salari delle persone perché le famiglie non ce la fanno più. Salvini e Di Maio hanno la stragrande maggioranza dei parlamentari, ma la loro incapacità di attuare provvedimenti concreti, per lo sviluppo del Paese è impressionante. Ora è tempo di voltare pagina, di creare lavoro giusto. Per amore dell’Italia“. 

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