Ita Airways, fondo Certares e piano industriale: tratte di lungo raggio e mercato americano

Si parte dai 3.500 tra piloti e assistenti di volo di Ita e dai 63 aerei attuali. Nell’offerta del fondo Usa si prospetta unforte sviluppo dell’attività sul ricco mercato nordamericano Cifre sul fronte occupazionale ancora non ce ne sono perché saranno oggetto del negoziato, di certo cresceranno flotta e personale. Con l’hub di Fiumicino, le rotte a lungo raggio e i posti di lavoro in primo piano. Il primo round della battaglia tra Certares e Msc-Lufthansa è stato vinto dal fondo statunitense, che è stato prescelto dal governo come principale interlocutore per la privatizzazione di ITA Airways.  Entro il 15 settembre 2022 tutto dovrà essere chiuso. Questa è la scadenza per la trattativa di privatizzazione di Ita Airways con il Tesoro indicata dal fondo Usa Certares Investments LLC. Da valutare adesso è il piano industriale messo a punto dal fondo, che punta al rilancio del vettore nato dalle ceneri dell’ex compagnia di bandiera Alitalia. Nel dettaglio il piano di Certares prevede 1.500 assunzioni per il 2023 e 100 aerei in flotta contro i 63 attuali. Inoltre si indicano nuove rotte verso Nord America (Toronto, Washington, Chicago) Sud America, Africa e Asia. Il fondo crede di coinvolgere Air France con un 9,9% e Delta Air Lines con il 10%.

Come riporta “Il Messaggero”, dal fondo americano si dicono “fortemente convinti della nostra visione per lo sviluppo della compagnia, che speriamo di poter attuare il raggiungimento degli accordi definitivi e vincolanti. Lavoreremo per questo con il Mef, con Ita, con i nostri partner del consorzio Delta e Air France-Klm“.

In tema occupazionale però deve essere ancora sciolto il nodo dei circa 3 mila dipendenti rimasti fuori, in Cig, di cui 1.000 sarebbero in età pensionabile. L’arrivo dei nuovi soci potrebbe favorire un ricollocamento, almeno così si augurano Fit-Cisl e le altre organizzazioni sindacali.

Una volta conclusa la trattativa, il Tesoro potrebbe firmare un semplice memorandum d’intesa con Certares e i suoi alleati oppure la firma di due contratti, il primo con la compravendita vera e propria, un altro con gli accordi tra azionisti.

E’ stato il Tesoro poco tempo fa a decidere, in merito all’ex compagnia di bandiera, di avviare “un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-Klm S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati”. Lo ha comunicato lo stesso Mef aggiungendo che “alla conclusione del negoziato in esclusiva si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”.

Il via libera del Tesoro è condizionato al rispetto, da parte delle offerte, della cornice delineata dal Dpcm dello scorso febbraio, che ha dato l’ok alla privatizzazione di Ita Airways. Tre gli aspetti essenziali per la compagnia di bandiera, oltre a quello finanziario, evidenziati nel corso di alcune audizioni parlamentari dal ministro dell’Economia Daniele Franco: la dimensione industriale, con l’obiettivo di avere una compagnia solida e redditizia; le prospettive di crescita della società, con l’accesso ai mercati strategici e l’operatività sul lungo raggio ritenuti cruciali; lo sviluppo di occupazione di qualità e sostenibile. L’offerta, i cui dettagli non sono stati resi pubblici, lascerebbe al Tesoro almeno una quota del 40% e il diritto di nominare il presidente della società e di esercitare un veto su alcune “scelte strategiche”, ha dichiarato una fonte a Reuters. Indiscrezioni stampa in circolazione nei giorni scorsi parlavano di un’offerta da 600 milioni di euro a fronte di una quota del 60% e con un ruolo più attivo del ministero dell’Economia, che conserverebbe una partecipazione con diritti di voto al 40% e voce nelle scelte chiave per i futuri sviluppi.

Fondato nel 2012 da Michael Gregory O’Hara, il fondo Certares riunisce un team di esperti professionisti del private equity e delle operazioni con esperienza negli investimenti, nelle transazioni e nella gestione. Con 10,2 miliardi di dollari di asset in gestione, Certares svolge attività di investimento che si concentrano su viaggi e turismo, hospitality, servizi alle imprese e ai consumatori. Certares detiene quote in aziende che vendono viaggi o servizi come American Express, Global Business Travel, Tripadvisor, Hertz ed agenzie turistiche di lusso negli Stati Uniti. Il suo valore di mercato è di oltre 10 miliardi di dollari.

Attualmente Certares conta tre sedi: la principale a Madison Ave, a New York, una in Lussemburgo e una in via dei Bossi, a Milano

O’Hara, il fondatore di Certares, è stato in precedenza ceo dello special investments group di JPMorgan Chase, oltre che ceo di One Equity Partners, il ramo di private equity di JP Morgan. Detiene inoltre la presidenza di American Express Global Business Travel e di Hertz Global Holdings. O’Hara è inoltre nel consiglio di amministrazione di Singer Vehicle Design, TripAdvisor, World Travel & Tourism Council.

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