epaselect epa07652360 Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu during the unveiling of the sign of the new settlement that approved by the Israeli cabinet earlier today and will be called 'Trump Heights', during an official ceremony in Bruchim-Kela Alon Golan Heights, 16 June 2019. After a festive cabinet that held in Bruchim-Kela Alon , Netanyahu cabinet approved the building of a new settlement in the Golan Heights which is to be named after US President Trump over his unilateral recognition of Israeli sovereignty over the Golan Heights. Israel takeover the Golan Heights during the six days war between Israel and Syria in 1967, and annexed to Israel in 1981. EPA/ATEF SAFADI

Israele: partono lavori per ‘Trump City’

Oggi, ad un anno di distanza, cominciano i “passi pratici” per la fondazione di ‘Ramat Trump’ la località sulle Alture del Golan dedicata dal premier Benyamin Netanyahu al presidente americano per il suo riconoscimento della sovranità israeliana sulla zona conquistata alla Siria durante la Guerra dei 6 Giorni del 1967. L’annuncio è stato dato dallo stesso premier nella riunione di governo a Gerusalemme. Ramat Trump (in ebraico le ‘Alture di Trump’) fino allo scorso giugno si chiamava Bruchim, un agglomerato di piccole case di campagna arroccate su una collinetta in cui vivevano 15 persone, in prevalenza immigrati russi. Secondo i progetti di sviluppo, il posto è destinato a crescere grazie all’arrivo di ebrei americani e canadesi. Altamente bucolico ma piuttosto isolato, Bruchim – ora Trump city – faceva parte di Kela Alon, un insediamento molto più benestante e organizzato. Alla cerimonia per il nuovo nome, partecipò l’intero governo israeliano e l’ambasciatore Usa David Friedman.

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