Elezioni 4 marzo: M5s primo partito, Centrodestra avanti, Pd in caduta

Movimento 5 Stelle saldamente in testa con percentuali anche oltre il 30%, una Lega che supera Forza Italia nel centrodestra e un Pd in crollo. E’ questa la fotografia delle prime proiezioni sul voto. Secondo la prima proiezione realizzata da SWG per La7 al proporzionale per il Senato M5s è il primo partito al 33,1%. Il Pd è al 18,7%, Lega al 17,3%, Fi al 14,1%, Fratelli d’Italia al 4,2%, Leu al 3,3%, +Europa al 2,6%, Noi con l’Italia al 1,0%, Insieme 0,8%, Civica Popolare 0,5%.  In base alla prima proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai (campione pari al 7%) al Senato il M5s è al 31,8% mentre il Pd si attesta sotto il 20%, al 19,6%. La Lega è avanti nel centrodestra con il 15,9% mentre Fi è al 14,2% e Fdi al 4,4%. +Europa Bonino è sotto al 3%, attestandosi al 2,7%, Civica Lorenzin è all’1% e Leu al 3,5%.

In base al secondo Exit poll Opinio-Rai alla Camera il M5s è confermato come primo partito con il 29,5-32,5%. Il Partito Democratico è al 20-23%, Fi al 12,5-15,5%, la Lega al 13-16%, Fdi al 3,5-5,5%, Leu al 3-5, +Europa Bonino al 2-4, Noi con l’Italia-Udc 0,5-2,5%, Civica popolare Lorenzin allo 0-2%, Italia Europa Insieme al 0-2%, Svp al 0-1% altri al 2,5-4,5%.

Al Senato, invece, sempre in base al secondo Exit poll Opinio-Rai, il M5s è confermato come primo partito con il 29-32%. Il Partito Democratico è al 20,5-23,5%, Fi al 13-16, la Lega al 13-16%, Fdi al 4-6%, Leu al 3-5%, +Europa Bonino al 2,5-4,5%, Noi con l’Italia-Udc 1-3%, Civica popolare Lorenzin al 0-2%, Italia Europa Insieme al 0-2%, Svp al 0-2% e altri al 0-2%.

 Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai alla Camera la coalizione di centrodestra avrebbe tra 225 e 265 seggi, l’M5s tra 195 e 235 mentre la coalizione di centro sinistra tra 115 e 155. A Leu andrebbero 12-20 seggi e agli altri 6-8. Secondo l’intention poll realizzato da Tecnè per Mediaset, al Senato il Movimento 5 Stelle guadagna tra 63 e 73 seggi, mentre il Pd è tra 35 e 45. Forza Italia tra 26 e 36, stessi numeri per la Lega. A Liberi e Uguali andrebbero tra i 5 e gli 11 seggi. A FdI tra i 6 e i 12. A +Europa tra 2 e 8.

Il dato più significativo di questa seconda tornata di exit sembrerebbe dunque il possibile sorpasso del partito di Salvini rispetto a quello di Berlusconi, almeno alla Camera, mentre al Senato procedono con percentuali uguali. Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 23 ha votato, a circa metà dei dati disponibili, il 74% degli aventi diritto. Alle ore 19 l’affluenza era stata del 58,42%. Lo rende noto il sito del Ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, al termine dello scrutinio si era recato alle urne il 76,4% degli elettori per la Camera. Per il rinnovo del Senato alle ore 23, secondo i dati relativi a circa la metà dei comuni, ha votato il 73,83% degli aventi diritto, un punto e mezzo percentuale in meno rispetto alle Politiche del 2013. Intanto la Digos di Roma, d’intesa con la procura della Capitale ha deciso di acquisire nelle prossime ore nella sede di Mediaset il filmato mandato in onda questa sera dalla trasmissione ‘le Iene’ secondo il quale si sarebbero verificati una serie di brogli nel voto all’estero. L’acquisizione servirà a svolgere tutti gli accertamenti utili a verificare se si configurano ipotesi di reato.

‘Gli exit polls si sono dimostrati nella storia molto elastici ma se questo è il risultato finale la cosa chiara per il Pd è un dato negativo, noi passeremmo all’ opposizione’,  afferma il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato a Porta a Porta.

‘C’è una sana competizione interna con Lega e Fi che competono per il primo posto. Io ho cautela sugli exit poll, la coalizione di centrodestra arriva comunque prima rispetti agli altri competitor’,  afferma Paolo Romani, capogruppo di Fi al Senato a Porta a Porta.

Gli exit poll delle elezioni italiane sono le breaking news sui siti internazionali, da El Pais a Sky News, da Le Monde al Guardian. Tutti riportano la vittoria della coalizione di centrodestra nel suo insieme sottolineando tuttavia che il Movimento 5 Stelle è il primo partito. Ma è diffusa la lettura di un ‘hung parliament’, ovvero di un ‘Parlamento appeso’ senza una maggioranza per governare

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