Dal 14 settembre TORNA IL FESTIVAL MELOSMENTE

Festival Culturale Mèlosmente-Il suono delle relazioni |

3° edizione – 14-16-17 Settembre 2023 ingresso libero

Parco della Musica e della scultura e Gran Teatro Puccini a Torre del Lago

Un tema di grande attualità per l’edizione 2023, ovvero la desertificazione delle relazioni umane in nome della crescita economica sul quale si confronteranno illustri studiosi ed esperti . Conferenze, laboratori esperienziali, dibattiti, spettacoli, fotografia, meditazione nei tre giorni del Festival

Sarà il filosofo, saggista e psicanalista Umberto Galimberti ad inaugurare il ciclo di conferenze nella giornata di apertura del Festival

Per il secondo anno consecutivo saranno gli spazi del Parco della Musica e della scultura e il Gran Teatro Giacomo Puccini ad ospitare il Festival Melosmente, un progetto nato dalla passione per i misteri della mente, per la musica e soprattutto dall’amore per l’essere umano della dottoressa Sonia Cortopassi, medico psichiatra e psicoterapeuta. La manifestazione è realizzata dall’Associazione di volontariato Alerementem-Alta Formazione con il patrocinio del Comune di Viareggio , dell’Ufficio Scolastico di Lucca e Massa-Carrara, il supporto di ICARE, main sponsor; l’organizzazione è affidata alla

Fondazione Festival Pucciniano; Obiettivo di questo progetto da cui nasce il Festival- giunto alla terza edizione – è quello di promuovere una consapevolezza condivisa che generi crescita personale e, insieme, quell’etica della responsabilità necessaria alla costruzione di un senso di comunità umana e planetaria. Ogni anno il Festival approfondisce temi esistenziali da molteplici e differenti prospettive disciplinari ed esperienziali. Un viaggio accompagnati dalla musica che ha un potere enorme, è immediata ma tocca note profonde e spirituali dell’animo umano, è fonte di rilassamento, guarigione e risonanza emotiva, è Vita.

Il tema di questa edizione 2023 è RELAZIONI con tutte le sue possibili coniugazioni

“Negli ultimi decenni – afferma Sonia Cortopassi- sono dilagate solitudine e la desertificazione delle relazioni umane, insieme alla perdita di solidarietà, al degrado degli ecosistemi… in nome della crescita economica. Ma abbiamo capito che possedere non rende felici. Per vivere bene e avere vite più felici bisogna investire sulle nostre relazioni interpersonali, e saperne costruire di sane e nutritive, praticare solidarietà e collaborazione. La nostra mente è relazionale e noi siamo individui sociali. Si tratta di riconoscere la nostra natura relazionale e uscire dall’illusione di una società fatta di individui isolati e in competizione reciproca. Solo la comunità può essere una risposta alternativa all’individualismo. Perché noi siamo fatti dell’altro”.

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