“A Taormina è stato un trionfo”. A dirlo durante la consueta diretta mattutina è Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, che ha conquistato la fascia tricolore a Taormina (Messina) con il 63,49% dei consensi, battendo il sindaco uscente Mario Bolognari, fermo al 25,47% delle preferenze. Numeri ‘bulgari’ che sono andati oltre le più rosee aspettative, ammette adesso De Luca. “Siamo andati oltre le previsioni, perché che avremmo vinto lo avevo già capito 8 giorni fa”, dice, snocciolando i successi negli altri centri al voto: “Nella riviera ionica abbiamo vinto ovunque”. De Luca aveva chiamato la madre per annunciarle di avere vinto, e si era commosso.
La strategia elettorale adottata da Cateno De Luca è semplice, con due liste con due candidati a sindaco, come previsto per legge, anche se uno dei due, il deputato regionale Alessandro De Leo, concorreva solo formalmente con i candidati in lista, sfruttando la norma del voto disgiunto, che facevano campagna elettorale per il leader di Sud chiama Nord.
Mario Bolognari, l’ex sindaco di Taormina, in un’intervista su StrettoWeb, affermava: “De Leo è un candidato fantoccio collegato ad una lista fasulla di candidati che fanno votare per De Luca. Un artificio vergognoso che rende l’idea di cosa io pensi dei due deputati regionali sbarcati a Taormina per farmi la guerra’.
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“A Taormina è stato un trionfo”. A dirlo durante la consueta diretta mattutina è Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, che ha conquistato la fascia tricolore a Taormina (Messina) con il 63,49% dei consensi, battendo il sindaco uscente Mario Bolognari, fermo al 25,47% delle preferenze. Numeri ‘bulgari’ che sono andati oltre le più rosee aspettative, ammette adesso De Luca. “Siamo andati oltre le previsioni, perché che avremmo vinto lo avevo già capito 8 giorni fa”, dice, snocciolando i successi negli altri centri al voto: “Nella riviera ionica abbiamo vinto ovunque”. De Luca aveva chiamato la madre per annunciarle di avere vinto, e si era commosso.
La strategia elettorale adottata da Cateno De Luca è semplice, con due liste con due candidati a sindaco, come previsto per legge, anche se uno dei due, il deputato regionale Alessandro De Leo, concorreva solo formalmente con i candidati in lista, sfruttando la norma del voto disgiunto, che facevano campagna elettorale per il leader di Sud chiama Nord.
Mario Bolognari, l’ex sindaco di Taormina, in un’intervista su StrettoWeb, affermava: “De Leo è un candidato fantoccio collegato ad una lista fasulla di candidati che fanno votare per De Luca. Un artificio vergognoso che rende l’idea di cosa io pensi dei due deputati regionali sbarcati a Taormina per farmi la guerra’.