FILE - In this July 27, 2019, file photo, Britain's Prime Minister Boris Johnson talks during a speech on domestic priorities at the Science and Industry Museum in Manchester, England. Johnson is gambling his future on the audacious proposition that he can blunt an effort to halt his Brexit plan by simply suspending the mother of all parliaments for key weeks ahead of the Oct. 31 departure date. (ANSA/AP Photo/Rui Vieira, File) [CopyrightNotice: Copyright 2019. The Associated Press. All rights reserved]

Brexit: ‘Se governo va sotto, Gran Bretagna al voto il 14 ottobre’

Ieri il primo ministro britannico Boris Johnson ha convocato   una riunione di governo a sorpresa, e ha minacciato i deputati conservatori di sospendere chi si schiererà con l’opposizione. Oggi, infatti, è prevista la riapertura del Parlamento: il leader laburista Jeremy Corbyn è riuscito a formare un’alleanza per tentare di approvare una legge che posticipi la Brexit ed eviti un no-deal. Davanti a questa possibilità, Johnson ha dichiarato la sua intenzione di andare a elezioni anticipate, in quanto equivarrebbe a una mozione di sfiducia contro di lui.

Se il governo britannico andrà sotto ai Comuni sulla proposta di legge anti-no deal promossa dalle opposizioni e da alcuni dissidenti Tory, Boris Johnson presenterà una mozione di scioglimento del Parlamento per indire elezioni anticipate il 14 ottobre. Lo conferma una fonte governativa allo Spectator, citando quanto detto dallo stesso premier stasera ai deputati del suo partito. La mozione di scioglimento richiede il sì di due terzi della Camera, ma l’opposizione laburista difficilmente potrà votare contro.

Intanto la Commissione europea ribadisce “la volontà di lavorare in modo costruttivo col Regno Unito ed è pronta ad analizzare proposte concrete” alternative al backstop “purché siano compatibili con l’Accordo di divorzio” che è già stato negoziato. Proposte che ancora non sono arrivate da Londra. Così la portavoce dell’Esecutivo comunitario Mina Andreeva ha risposto alle domande dei giornalisti, confermando che i negoziati a livello tecnico proseguono.

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