Bere un cucchiaio di olio di oliva a digiuno ogni mattina porta benefici

Bere un cucchiaio di olio di oliva a digiuno al mattino ogni giorno per i suoi molti benefici. Ecco perché dovreste provare:

Le numerose proprietà e qualità dell’olio di oliva extravergine sono universalmente note. È considerato un elisir di lunga vita, ricchissimo di antiossidanti e di vitamine, è un grasso buono essenziale da inserire quotidianamente all’interno di un’alimentazione sana sottoforma di condimento di molti tipi di pietanze. Tra i suoi utilizzi meno noti, invece, vi è l’assunzione dell’olio di oliva a digiuno al mattino. Ho iniziato a farlo anch’io, a bere ogni giorno un cucchiaio di olio extravergine d’oliva a stomaco vuoto appena sveglia, ed è immediatamente diventata un’abitudine che ho deciso di portare avanti per gli effetti benefici che ha avuto sul mio corpo. Le sue proprietà, infatti, sono moltissime, ma attenzione perché esistono anche alcune controindicazioni.

Proprietà dell’olio di oliva

L’olio d’oliva è un grasso monoinsaturo formato da trigliceridi, dove gli acidi grassi più presenti (62%) sono l’acido oleico, l’acido linoleico, l’acido palmitico e l’acido stearico. È inoltre ricco di antiossidanti e polifenoli, vitamina E, fitosteroli e squalene, insieme alla provitamina A.

Le sue proprietà lo rendono un alimento fondamentale per la salute dell’uomo sin dall’infanzia, fase durante la quale contribuisce alla formazione delle ossa e alla mielinizzazione del cervello. Supporta inoltre il sistema immunitario, agisce sul colesterolo, riduce il rischio di malattie cardiocircolatorie ed è un potete attivo antinvecchiamento, agendo sui radicali liberi. L’olio evo è poi ricco di idrossitirosolo e tirosolo, sostanza dalle proprietà antitumorali. Ha infine proprietà antinfiammatorie che lo rendono un alleato in caso di artrosi e dolori articolari o reumatici.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, il consumo quotidiano di 2 cucchiai di olio d’oliva (pari a 7 gr) è associato alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, polmonari e neurodegenerative, e persino della mortalità, se si sostituiscono altre fonti grasse (come burro e margarina) con quella più pregiata dell’olio d’oliva.

«L’oro verde della nostra terra ci regala sensazioni gustative intense e di grande complessità aromatica, ma non solo. Infatti, grazie alla vasta gamma di micro-componenti e molecole antiossidanti l’extra vergine favorisce l’assorbimento delle vitamine liposolubili degli ingredienti dei cibi che condisce regalando un gusto unico», spiega la dottoressa Annamaria Acquaviva, direttore scientifico di Palazzo di Varignana, resort immerso nei colli bolognesi che unisce benessere e natura, dove vengono prodotte diverse tipologie di olio extravergine d’oliva di altissima qualità, con una filiera a km zero.

Benefici dell’olio di oliva

  • combatte il diabete
  • fa bene al cuore
  • riduce l’ipertensione arteriosa
  • tiene sotto controllo il colesterolo
  • rinforza il sistema immunitario
  • rinforza le ossa
  • previene le malattie neurodegenerative
  • contrasta l’artrite
  • contrasta i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare
  • favorisce la longevità
  • ha effetti antiage, portando nutrimento alla pelle e ai capelli
  • favorisce la digestione
  • aumenta il livello di serotonina nel cervello, contrastando la depressione
  • aiuta a stare in linea, se utilizzato nelle giuste quantità, e in sostituzione di condimenti meno sani
  • migliora l’assorbimento di vitamine (A, E, D, K) e minerali (calcio e magnesio)

Perché assumere l’olio di oliva a digiuno al mattino

Assumere l’olio di oliva al mattino a stomaco vuoto è una buona abitudine da provare, al pari di bere acqua e aceto di mele oppure bere acqua e limone. Oltre a tutti i benefici dati da un consumo generico ai pasti dell’olio evo, berne uno o due cucchiai di mattina a stomaco vuoto ha dei benefici particolari:

  • protegge lo stomaco
  • migliora la digestione
  • riduce problemi come la gastrite e il reflusso gastroesofageo
  • migliora il transito intestinale
  • regola il microbiota intestinale
  • depura il fegato
  • è uno shot di antiossidanti e polifenoli quotidiano
  • aiuta ad assorbire vitamine e minerali che assumiamo subito dopo

Nel mio caso specifico ho iniziato a bere un cucchiaio di olio d’oliva ogni mattina spinta dalle sue molte proprietà, e in particolare come rimedio per i miei disturbi legati alla digestione, cioè continua acidità causata da stress e alimentazione sregolata. Nel giro di qualche giorno ho avuto come la sensazione che l’olio creasse uno strato protettivo nello stomaco. Non so se si trattasse di una suggestione, ma nel giro di un paio di settimane ho contato sempre meno episodi di acidità di stomaco e di difficoltà a digerire. E per questo continuerò ad assumerlo, facendo però attenzione alla quantità, che nel mio caso non è più di 1 cucchiaio, e molto poco, se non nulla, nel resto della giornata.

Come si assumere l’olio di oliva al mattino

Per ottenere il massimo dei benefici dall’olio di oliva bevuto al mattino bisogna assumerlo a stomaco vuoto appena svegli e attendere mezz’ora prima di fare colazione. In questo caso la costanza premia e i risultati benefici sulla salute e visibili sulla pelle si otterranno nel tempo.

Controindicazioni

Le uniche controindicazioni all’assunzione dell’olio extravergine di oliva riguardano la quantità e le calorie. Bisogna pertanto fare attenzione alla quantità che si beve se si è in sovrappeso o se si seguono diete ipocaloriche.

Quantità di olio di oliva al giorno per una dieta sana

valori nutrizionali dell’olio di oliva non lasciano dubbi: 100 grammi di olio di oliva apporta 900 calorie in lipidi. Un cucchiaio di olio di oliva, che corrisponde a 8-10 gr, apporta circa 80 chilocalorie.

La quantità di olio d’oliva consigliata al giorno all’interno di una dieta sana per una persona normopeso che svolge una normale vita attiva corrisponde a 40 grammi al giorno, cioè 4 cucchiai.

Se si vuole assumere olio a stomaco vuoto di mattina è quindi consigliabile limitarsi a 1 o massimo 2 cucchiai, a seconda della propria forma fisica, e della volontà o meno di usarne dell’altro per condire gli alimenti durante la giornata.

Bere olio di oliva e limone: la combo che fa bene

Un’alternativa all’assunzione di extravergine puro è rappresentata dall’unione di quest’ultimo con il limone. Basta aggiungere al nostro cucchiaio di olio qualche goccia di limone spremuto. Il limone contribuisce a favorire la digestione, stimolando la produzione di succhi gastrici, migliora il transito intestinale e l’idratazione. E a livello di gusto “spezza” la morbidezza dell’olio.

Come scegliere un olio di oliva di qualità: i 5 consigli dell’oleologo

In qualsiasi modo abbiate deciso di assumere olio di oliva, il nostro suggerimento è di sceglierlo sempre extravergine e della miglior qualità possibile, ma non è sempre facile capire se l’olio che intendiamo acquistare sia davvero di una qualità elevata. Abbiamo quindi chiesto aiuto ad Aleandro Ottanellioleologo di Palazzo di Varignana, per capire come si sceglie un olio extravergine veramente buono.

Palazzo di Varignana Olio extravergine d’oliva Blend Blu

Ampio e aromatico, fruttato intenso

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Da olive “Nocellara” in bottiglie testa di moro

«La produzione di olio in Italia non raggiunge neppure la metà del fabbisogno nazionale, sul mercato quindi è abbastanza normale imbattersi in oli di media-bassa qualità e di dubbia provenienza. La sola lettura dell’etichetta non aiuta a comprendere appieno la qualità del prodotto in quanto sotto la categoria commerciale di “olio extravergine di oliva” (che dovrebbe rappresentare l’apice qualitativo) si trovano prodotti molto eterogenei», spiega Ottanelli, che ci dà anche qualche consiglio pratico.

  1. CONTROLLARE L’ETICHETTA – Un primo consiglio: per comprendere almeno l’origine del prodotto è utile controllare se in etichetta viene riportata la dicitura “olio 100% italiano” oppure “miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea” ovvero oli imbottigliati in Italia ma provenienti dai vari Paesi dell’UE, come Spagna, Grecia ecc… oppure se si tratta di  “miscela di oli di oliva non originari dell’Unione europea”, in questo caso si tratta di un mix di oli che possono provenire da tutto il Mediterraneo: Turchia, Nord Africa ecc…
  2. DIFFIDARE DEI PREZZI TROPPO BASSI – Va ricordato che produrre una bottiglia di olio extravergine di alta qualità richiede lavoro e impegno; prendersi cura di un olivo, potarlo, raccoglierne i frutti e frangere le olive, non può costare meno dell’equivalente di un’ora di lavoro. Un olio extravergine di alta qualità dovrebbe essere consumato preferibilmente entro un anno dalla raccolta, perché l’invecchiamento porta inesorabilmente ad un progressivo decadimento delle sue qualità organolettiche. Purtroppo, l’attuale normativa non sempre  obbliga l’indicazione della data di produzione bensì viene riportata quella di scadenza (18 mesi dall’imbottigliamento) il che non aiuta a capire la “freschezza” del prodotto. È preferibile orientarsi quindi su oli DOP e IGP i quali riportano correttamente l’anno di raccolta e la zona di produzione ed in generale hanno controlli più restrittivi.
  3. RIVOLGERSI AI PRODUTTORI – Quando possibile, la cosa migliore è rivolgersi direttamente ai produttori, magari approfittando delle iniziative come “frantoi aperti” che al pari del mondo enologico offrono l’opportunità di conoscere le varie realtà produttive italiane. Fortunatamente, sono sempre più numerose le aziende che offrono la possibilità di visitare gli oliveti e degustare direttamente in frantoio prodotti di vera eccellenza. In genere è un’esperienza che lascia il segno.
  4. CONSULTARE LE GUIDE DI SETTORE – Esistono poi da alcuni anni guide del settore che riportano le indicazioni dei produttori, la valutazione organolettica degli oli ed altre informazioni utili per orientarsi nella scelta all’acquisto di un olio extravergine; l’ultima in ordine di uscita è “99+1 domande per conoscere davvero l’olio extravergine di oliva”.
  5. FIDARSI DEI PROPRI SENSI – L’olio di qualità si riconosce dalla freschezza olfattiva che richiama i sentori dell’oliva al giusto grado di maturazione, al gusto le sensazioni di amaro e il piccante ci indicano la ricchezza di biofenoli, antiossidanti naturali utilissimi per la nostra salute.
Fonte  Veronica Cristino

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