Al Duomo di Messina l’ultimo saluto a Nino Calarco

Si sono svolti stamani, al Duomo di Messina, i funerali di Nino Calarco, storico direttore, per 44 anni, della Gazzetta del Sud.

La messa è stata celebrata da monsignor Angelo Oteri, don Tanino Tripodo, don Carlo Oliveri e don Salvatore Alessandrà. C’erano anche il sindaco Cateno De Luca e l’ex sindaco Renato Accorinti.

Nato il 27 ottobre del 1932, fin da giovanissimo “ha coltivato la sua autentica passione per il giornalismo”, dando vita fin dal primo giorno alla grande avventura di quel giornale fondato da un imprenditore ligure, il cavaliere Bonino, nella sede di via XXIV Maggio. A 27 anni divenne capocronista. Dal 1968 divenne direttore e da allora, fino alla prima decade del duemila, ha guidato il “suo” giornale.

Nino Calarco e’ stato anche politico: dal 1979 al 1983 fu senatore della Repubblica, eletto nella lista della Democrazia cristiana. Da direttore e da senatore “porto’ avanti, e a compimento, battaglie di vitale rilevanza per Messina, come quella per la costruzione dell’acquedotto Bufardo che risolse la drammatica emergenza idrica degli anni della grande sete. E poi la lotta contro il degrado socio-urbanistico simboleggiato dalle sterminate baraccopoli messinesi”. Fu componente della commissione parlamentare che si occupo’ dei servizi segreti deviati e della loggia P2. Terminato il mandato parlamentare torno’ alla direzione del giornale.

E da li’ “si dedico’ anche a un’altra grande sua passione personale e battaglia per il rilancio dello stretto e del sud: quella in favore del ponte. Nel 1987 venne nominato presidente della società pubblica Stretto di Messina Spa, che guido’ fino al 2002, rinunciando a qualsiasi indennità o retribuzione”

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