Conte: ‘Il mio governo non cadrà sul Mes e saremo protagonisti della riforma del Mes e del Recovery Fund’

‘Siamo in guerra con il virus e l’Italia  partecipa ai processi riformatori europei con un ruolo da protagonista e così sarà fino a quando avrò responsabilità di governo’,  dice il premier Giuseppe Conte in una lunga intervista con la Repubblica.

‘Non temo il voto sul Mes’ sottolinea. Il Recovery Fund: ‘L’attuazione affidata a una struttura di sei manager che potranno agire con poteri sostitutivi, i progetti esprimeranno una chiara visione del Paese. A chi ipotizza rimpasti fa sapere: ‘Dovete uscire allo scoperto e chiedere cosa volete’.

Secondo Matteo Renzi il voto parlamentare sul Salva-Stati non riserverà sorprese, ma in caso contrario, è naturale che il presidente del Consiglio si dovrebbe dimettere. Lo dice il leader di Italia Viva in un’intervista con La Stampa. Quello del rimpasto di governo per l’ex premier è un tema chiuso” dopo l’aver sentito Conte dire, nel giorno in cui abbiamo avuto mille morti che lui dispone dei migliori ministri. Io ne prendo atto. Quanto a durare fino al 2023 , non so. Se questa è la squadra non ci giurerei, ma magari sarò smentito.

Se nel voto sul Salva Stati dovessero prevalere i no, la responsabilità della crisi sarebbe tutta sulle spalle dei Cinque stelle. La partita riguarda loro, certamente non il Pd e neppure Italia Viva.

Noi abbiamo fatto un governo per dire no agli anti-europeisti e in nome di una svolta europeista. Se prevalesse un orientamento opposto, in altre parole se il governo andasse sotto su una questione come quella, è naturale che il presidente del Consiglio si dovrebbe dimettere. È evidente che si chiuderebbe un ciclo. Ma Renzi aggiunge anche: ‘Penso e credo che il Movimento Cinque stelle non impallinerà Conte in Parlamento, assumendosi la responsabilità di mandarlo a casa’.

Poi Renzi precisa e intima: ‘Finita questa fase di emergenza, ci guarderemo negli occhi e verificheremo se ci sono le condizioni, e in che forma per andare avanti. Non faccio penultimatum. Ma Italia Viva non farà la bella statuina. Mi spiace che dalla parti del premier non l’abbiano capito’.

Ho capito che mi dite che Gualtieri non vi ha dato ascolto in Commissione ma non è che per questo noi andiamo contro il presidente del Consiglio che abbiamo nominato noi. Io non ho paura di tornare al voto. Il problema è che perdiamo Conte. E trovare un altro nome come il suo non ci riusciamo. Così Luigi Di Maio chiudendo l’assemblea M5s dove ha aggiunto: ‘Io non ho paura neppure di un rimpasto, non ho paura di far un’altra squadra di governo. Ma se diamo il fianco a questa cosa quì, diamo fianco a quella parte delle forze politiche che vuole cambiare il presidente del Consiglio’.

La riforma del Fondo Salva Stati messa in discussione da parte della maggioranza e dall’opposizione non sembra preoccupare il presidente del Consiglio che è convinto che in Parlamento sarà approvata: ‘Il voto della prossima settimana è sulla riforma non sul suo utilizzo. Siamo protagonisti in Ue con Berlino e Parigi. La votazione riguarda alcune modifiche che, grazie anche al contributo dell’Italia, sono servite a migliorare un meccanismo già esistente dal 2012. Guido un governo europeista, saremo protagonisti della riforma del Mes e del Recovery Fund assieme a Berlino e Parigi.

Il premier è sicuro che la riforma verrà approvata grazie alla svolta europeista del M5s  e non teme il voto del 9 dicembre in Parlamento perché il M5s sta completando la svolta pro-Ue.

Interessanti le dichiarazioni sul Mes di Crimi: ‘Non ci piace, ma non faremo ostruzionismo sulla riforma’, e di Di Maio: ‘Non mettete Conte sul patibolo’.

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