L’ex presidente sudanese Omar al Bashir, deposto lo scorso aprile dopo mesi di proteste popolari, è stato oggi riconosciuto colpevole di riciclaggio di denaro e corruzione da una Corte di Khartoum, che lo ha condannato a due anni di reclusione. Si tratta della prima sentenza emessa contro l’ex ‘uomo forte’ del Sudan, che ha governato il Paese per 30 anni e contro il quale ha emesso un ordine di arresto anche la Corte penale internazionale con l’accusa di crimini di guerra e genocidio, in relazione al conflitto nel Darfur negli anni 2000.
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