Sharon Stone tra l’ictus e il buio

L’attrice il suo buio l’ha sperimentato nel 2001 quando era stata colpita da una emorragia cerebrale. Sharon aveva 43 anni ed è rimasta per nove giorni tra la vita e la morte. I medici all’inizio non avevano capito che la sua arteria cerebrale si fosse lacerata, provocandole una vasta emorragia.

Ci volle un’operazione di ben sette ore per riparare il danno e salvarle la vita.

E adesso la star 61enne è tornata a quei giorni difficili, in un’intervista a Varietyper sensibilizzare sulla salute del cervello delle donne, accusando Hollywood di essere stata «brutalmente scortese» con lei, mentre provava a riprendersi dalla malattia. «Ero una delle donne più famose e amate al mondo, poi all’improvviso tutti sembravano essersi dimenticati di me», ha raccontato, «Mi sono sentita abbandonata e ho perso tutto, compresa la cosa più importante che avevo: l’affetto di mio figlio». Sharon spiega di essersi ritrovata da sola:  «La gente mi ha trattato in modo crudele, a partire dal giudice che si occupò della custodia di mio figlio e fino alle mie colleghe. Ho capito che le persone non hanno la minima idea di quanto possa essere pericoloso un ictus e quanto sia faticoso riprendersi totalmente, mi ci sono voluti sette anni».

A quei tempi, prima del black out, Stone era già famosissima: c’era stato Basic Instinct, la nomination come migliore attrice all’Oscar per il film Casino di Martin Scorsese del 1995. E stava divorziando dal marito Phil Bronstein. Dopo il lungo ricovero in sopedale, l’attrice ricorda di aver perso quasi tutto: dalla lotta per mantenere la custodia del figlio (Roan all’epoca aveva 8 anni), adottato insieme all’ex, al lavoro, alla casa. A «salvarla», ricorda, nel 2005 è stato Bernard Arnault che le ha offerto un contratto con Dior: «Ho dovuto ripensare alla mia carriera, ho perso il mio posto a Hollywood. Ero la stella più hot e mi sono sentita come se mi avessero tolto l’identità».

Risalire è stato un lungo percorso: «Quando sono uscita dall’ospedale avevo perduto la memoria a breve e a lungo termine, avevo la parte inferiore della mia gamba sinistra intorpidita e non riuscivo a sentire dall’orecchio destro, né a scrivere il mio nome. Non solo, anche un lato del mio viso era cadente e ricordo che pensai: non tornerò mai più a essere quella di prima, a stare bene di nuovo». Invece, Sharon alla fine ce l’ha fatta: non solo è sopravvissuta a tutto ciò, ma ne è uscita più forte.

 

Circa Redazione

Riprova

Magic, il galà internazionale di magia arriva all’auditorium Conciliazione di Roma

La magia di un sorriso, questa la mission del super cast che all’Auditorium della Conciliazione, …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com