Delitto Udine, confermato il fermo alle 15enni: puntavano ai 150mila euro della vittima

Nuove indiscrezioni sull’omicidio di Udine, per il quale sono in stato di fermo due ragazze di 15 anni. Stando alle fonti inquirenti, le due ragazzine avrebbero puntato la tesoro del 61enne, Mirco Sacher: 150 mila euro.

Nei giorni scorsi. Le due quindicenni, secondo quanto è emerso dalle ultime indagini, avrebbero utilizzato il bancomat della vittima mentre erano in fuga. Intanto sono state sequestrate le pagine Facebook delle ragazze.  Gli investigatori cercano nei diari online elementi utili per far luce sulla vicenda. Intanto è stata confermata l’autopsia e la convalida del fermo per entrambre le ragazze.

Restano in stato di fermo le due ragazzine 15enni costituitesi ieri per l’omicidio del 61enne Mirco Sacher.  Le due giovani si trovano ora in  una struttura protetta per i minori, a Trieste. Per ora però per le due 15enni non è stato preso alcun provvedimento. la fissazione dell’udienza di convalida del fermo di indiziato di delitto è stata disposta ieri mattina dai carabinieri di Pordenone ai quali le due quindicenni hanno confessato il delitto. “La vicenda è delicata. C’é il riserbo assoluto – si limita ad affermare l’avvocato Dario Miani del foro di Trieste, nominato difensore d’ufficio di una delle due minorenni.

Si tratta di due ragazzine, poco più che bambine. Non possiamo dire nulla”. Secondo quanto si è appreso, tuttavia, le adolescenti hanno risposto alle domande dei magistrati anche se tanti sarebbero ancora gli elementi oscuri della vicenda. ‘Ritengo che ci siano ancora molti punti da chiarire – conferma l’avvocato Miani -. Tutto è ancora in fase embrionale. Aspettiamo innanzitutto gli esiti dell’autopsia”. Poi, una volta sentiti anche i genitori delle due indagate, le difese decideranno se svolgere indagini difensive o no.

E’ terminato dopo la mezzanotte l’interrogatorio delle due quindicenni di Udine che si sono autoaccusate dell’omicidio del pensionato di 66 anni Mirco Sacher. L’interrogatorio condotto dal pm dei minori Chiara Degrassi, previsto per le 17, è cominciato invece intorno alle 19 e, secondo quanto si è appreso, si è svolto in Procura, a Trieste. In precedenza le due ragazzine erano state accompagnate all’ospedale Burlo per essere sottoposto a visite mediche. Sul corpo di una di loro, come già anticipato ieri sera, ci sarebbero segni di possibile violenza, sembra si tratti di graffi su un seno la cui presenza potrebbe confermare il racconto della colluttazione con l’anziano amico di famiglia. Anche sul cadavere della vittima sarebbe stato rilevato un graffio, ma questo potrebbe essere stato causato anche dai rovi.

“E’ un grosso puzzle, dobbiamo mettere a posto tutti i tasselli”. Così il procuratore capo della Procura dei minori di Trieste, Dario Grohmann, definisce il caso delle due ragazzine autoaccusatesi dell’omicidio di Mirco Sacher, all’indomani dell’interrogatorio che ha detto essere stato molto particolareggiato.

Allegre, giovanilmente maliziose in qualche scatto, spensierate. Così appaiono le due quindicenni nei rispettivi profili Facebook, che sembrano un po’ più grandi dell’età che hanno. A volte smorfiose, a volte giocose, foto scattate con qualche amica del cuore, è questo l’album pubblicato nei profili, che tratteggia personalità tipiche dell’adolescenza. Anche negli scritti, nei post, non si rileva nulla di particolare: i sogni tipici dell’adolescenza, la ricerca del primo amore, i legami di amicizia. Molto amiche tra loro, le due ragazzine che si sono autoaccusate, frequentano un istituto professionale della provincia.

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