Prandelli opta per il rombo

 

Si spera che la seconda partita sia migliore della prima. Perché a Sofia si è vista un’Italia confusionaria nel primo tempo, nonostante il vantaggio, e in affanno per quasi tutta la ripresa. Il pareggio è stato accettato di buon grado, ma di certo non ha entusiasmato un gruppo che vuole riscattarsi. Contro Malta si vedrà un’Italia diversa, non si sa se nel piglio con cui scenderà in campo, sicuramente in qualche elemento. Il modulo scelto da Prandelli dovrebbe essere il 4-4-2 con un rombo a centrocampo. Davanti a Buffon ci dovrebbe essere una linea a quattro con Peluso a sinistra, la coppia centrale dovrebbe essere formata da Barzagli e Bonucci, mentre a destra bisognerà sciogliere il nodo tra Maggio e Cassani. Sulla mediana, il rombo sarà costituito da Pirlo come vertice basso, ai lati dovrebbero agire Marchisio e Nocerino (come sostituto di De Rossi) e poi Diamanti sarà il vertice alto agendo alle spalle del duo d’attacco romanista composto da Osvaldo e Destro. Proprio su quest’ultimo c’è molta attesa, lui che è stato l’oggetto del contendere di molte big nel calciomercato prima che la spuntasse la Roma. Ma l’inizio di stagione non è stato proprio esaltante per l’ex senese con una prestazione opaca a San Siro nella grande impresa corsara degli uomini di Zeman, schierato anche come esterno ruolo a lui poco congeniale, e poi a Sofia non è stato incisivo come dovrebbe essere un attaccante. Si è divorato delle palle gol che avrebbero potuto regalare il successo agli azzurri. Ma adesso ha subito l’occasione per riscattarsi e per ritornare al gol, giocherà al fianco del suo compagno di squadra che, invece, arriva da prestazioni superlative condite da gol a ripetizione. Il momento di Osvaldo è iniziato e si spera che duri, mentre si attende il momento di Destro. Prandelli se lo augura. E chissà che, in corso d’opera, non possa trovare spazio anche Insigne, che il commissario tecnico ha deciso di portare nel gruppo premiando non solo il sontuoso campionato disputato lo scorso anno a Pescara, ma anche il convincente pre-campionato con il Napoli. Tutto è aperto, sta di fatto che l’Italia deve essere diversa rispetto a quella che ha offerto uno spettacolo soporifero contro la Bulgaria contro cui c’è stato il rischio di capitolare. Un leader come Buffon ha suonato la carica, a Modena si dovrà vedere una Nazionale più determinata e aggressiva, che possa entusiasmare il pubblico e dissipare le perplessità.

Maurizio Longhi 

 

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