La protesta degli agricoltori coi trattori in Italia e in Europa arriva sul palco di Sanremo

Le proteste degli agricoltori con i trattori dilagano in Europa. Dopo giorni di mobilitazioni in Francia, manifestazioni, cortei e blocchi stradali stanno avvenendo anche in diversi altri Paesi europei, a partire da Italia e Germania. Alla base delle proteste, rivolte in particolare contro l’Ue, l’aumento dei costi di produzione, il calo delle remunerazioni e le politiche europee sul settore agroalimentare.

Nei giorni scorsi le proteste degli agricoltori si sono estese a tutto il continente: scene di decine e centinaia di trattori che bloccano strade e porti si sono viste prima in Germania e poi anche in Belgio, Polonia, Romania, Ungheria, Grecia e Spagna.

Gli agricoltori protestano soprattutto contro l’inflazione e l’aumento dei costi dell’energia, sostenendo di non essere pagati abbastanza e di dover rispettare una eccessiva regolamentazione. In Francia e Germania in particolare sono arrabbiati per la graduale eliminazione delle agevolazioni fiscali sul gasolio agricolo.

Diverse sono le preoccupazione condivise dagli agricoltori italiani, francesi e del resto d’Europa, come l’aumento del costo del gasolio agricolo, i ritardi nel pagamento dei sussidi UE e la concorrenza delle importazioni più economiche.

Nel mirino degli agricoltori anche le politiche agricole comunitarie e le conseguenze, dirette e indirette, del Green Deal, una serie di misure promosse dalla Commissione Ue per rendere l’economia europea più sostenibile e meno dannosa per l’ambiente.

Gli agricoltori contestano in particolare l’obbligo di destinare almeno il 4% dei terreni coltivabili a funzioni non produttive, l’obbligo di effettuare rotazioni delle colture e di ridurre l’uso di fertilizzanti di almeno il 20%.

Festival di Sanremo 2024 non è ancora partito ufficialmente, ma la vigilia è già calda. Nella tradizionale conferenza stampa pre-gara di lunedì 5 febbraio, Amadeus ha risposto alle domande dei giornalisti, molte delle quali extra-musica. E lo stesso conduttore ha aperto il palco del teatro Ariston agli agricoltori, impegnati con la protesta sui trattori, dicendo la sua anche sulle presunte ingerenze del Governo Meloni rispetto alla kermesse. Poche ore dopo è arrivato l’annuncio di un accordo tra l’organizzazione e gli agricoltori: un loro rappresentante salirà sul palco.

Amadeus ha spiegato di ritenere “la protesta dei trattori assolutamente giusta, sacrosanta, per il diritto al lavoro e alla tutela del proprio posto di lavoro. Ma nessuno mi ha contattato e non ho contattato nessuno“.

Immediata la replica di Tonino Monfeli, coordinatore della protesta degli agricoltori a ridosso del casello autostradale di Orte, che  ha dichiarato: “Se Amadeus ci farà salire sul palco io sono pronto a venire. Non è stato contattato? Se mi forniscono un contatto sarò pronto a farlo”.

Poche ore dopo il leader del Comitato degli agricoltori traditi, Danilo Calvani, ha annunciato che “un nostro rappresentante salirà sul palco di Sanremo. Siamo in contatto con l’organizzazione del Festival per stabilire i dettagli”.

“Si può sempre lavorare per fare meglio e più, io sono pronta ad ascoltare le istanze dei lavoratori dell’agricoltura che per noi sono fondamentali. Chiaramente molta della rabbia degli agricoltori deriva da una lettura ideologica della transizione ecologica che ha pensato di poter difendere l’ambiente combattendo gli agricoltori e questa non è la mia visione. Io penso che invece gli agricoltori siano fondamentali e debbano essere coinvolti nella transizione ecologica se vogliamo che questa funzioni perché sono persone attente alle dinamiche ambientali”,  ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a proposito della protesta dei trattori, in un punto stampa da Tokyo, durante la sua visita in Giappone.”Noi – ha aggiunto – abbiamo sempre incontrato gli agricoltori dall’inizio del nostro mandato: il mondo agricolo è uno dei principali mondi a cui abbiamo rivolto la nostra attenzione e lo dimostrano i fatti. Abbiamo aumentato le risorse per gli agricoltori con le leggi di bilancio; quando abbiamo rinegoziato il Pnrr abbiamo portato le risorse per gli agricoltori da 5 a 8 miliardi; rispetto a proteste rispetto ad altri paesi europei in cui non sono stati rinnovati gli incentivi sul gasolio noi abbiamo fatto lo sforzo di rinnovarli. Noi abbiamo fatto il massimo possibile, abbiamo fatto un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza. Anche la famosa norma sulla carne sintetica, che è stata derisa e vituperata, viene presa a modello in diversi paesi europei e anche oltre Oceano, e quindi abbiamo un focus dall’inizio del governo aperto sugli agricoltori”.

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