Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, avrebbe più volte preso in considerazione l’ipotesi di rassegnare le dimissioni a causa della sua opposizione al nuovo piano di acquisto di bond della Bce, ma sarebbe stato bloccato dal governo federale tedesco. Secondo quanto riferito dalla Bild, Weidmann, avrebbe accettato di restare al suo posto almeno fino al 6 settembre, quando è in programma il direttivo della Bce. Il presidente, ha definito di recente le intenzioni della Bce come una politica di “finanziamento degli Stati mediante l’emissione di denaro”, che potrebbe avere l’effetto di una “droga”, rendendo gli Stati “dipendenti”.
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