Luca Zaia è tornato a parlare del terzo mandato. A margine di una conferenza sulla Sanità della sua Regione, il governatore del Veneto ha attaccato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: ‘Ha affermato che si tratta di «un’anomalia tutta nostra». Poi l’affondo: Io non perdo i sonni, ma è inaccettabile dire che si blocchino dei mandati a amministratori eletti direttamente dal popolo altrimenti si creano centri di potere. Ed è stucchevole che la lezione venga da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento». E a chi gli ha chiesto di commentare le possibili mire di Fratelli d’Italia sul Veneto ha risposto: «È legittimo, ma allora, se ci diranno che non abbiamo amministrato bene, le strade si separano».
Il governatore: «La Lega viene dopo i cittadini e prima del centrodestra»
Il presidente della Regione Veneto ha parlato del sostegno della popolazione: «Se ci fosse lo sblocco dei mandati è ovvio che mi ricandiderei, darei risposta ai tanti cittadini che mi chiedono di farlo. Io non sto facendo alcuna battaglia sul terzo mandato. Ma l’aspetto più importante è quello dei veneti. Non ci siamo mai trovati di fronte a una chiamata del popolo come questa. E nessuno risponde al popolo. La Lega viene dopo i cittadini ma prima del centrodestra. Io sono a disposizione della Lega in qualsiasi progetto».
Zaia: «C’è tempo per fare ragionamenti»
La discussione sul terzo mandato andrà risolta entro il prossimo anno, cioè prima delle regionali del 2026. Elezioni che c’è chi ha ipotizzato possano essere rinviate per permettere a Zaia di esserci all’apertura delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il tempo ci sarebbe, così come ci sarebbe quello per riformare il sistema secondo il governatore: «Penso che ci siano i tempi per fare ragionamenti, ma io non sono nella stanza dei bottoni, non ho mai partecipato a riunioni. Se prima vengono i veneti, è giusto che non abbiano nulla di calato dall’alto. È necessario rispettare i veneti».