Voto ai 16enni: la reazione dei politici all’idea di Letta

Ha fatto molto discutere la proposta dell’ex premier Enrico Letta, che ha lanciato l’idea di estendere il diritto di voto anche ai ragazzi dai 16 anni in su. “Il voto ai sedicenni. È urgente e con questa maggioranza si può fare”, ha spiegato Letta in un’intervista a La Repubblica. Specificando che sarebbe “un modo per dire a quei giovani che abbiamo fotografato nelle piazze, lodando i loro slogan e il loro entusiasmo: ‘vi prendiamo sul serio e riconosciamo che esiste un problema di sottorappresentazione delle vostre idee, dei vostri interessi’”.

Voto ai 16enni: le parole di Matteo Salvini

Il primo a dirsi favorevole all’iniziativa è stato Matteo Salvini, che in occasione della manifestazione Fridays for Future avvenuta in tutte le piazze italiane il 27 settembre, aveva dichiarato: “Viva i ragazzi che scendono in piazza, la Lega vorrebbe dargli anche il diritto di voto a 16 anni. Speriamo che qualche ministro non li prenda in giro. Ripresenteremo come Lega la proposta di legge per abbassare a 16 anni il diritto di voto, perché ormai i ragazzi e le ragazze oggi sono informati, svegli, partecipi”.

Voto ai 16enni: l’appello di Luigi Di Maio

“Il voto ai sedicenni è una proposta che portiamo avanti da sempre e che sosteniamo con forza”. Queste le parole di Luigi Di Maio su Facebook, che commenta il dibattito aperto da Enrico Letta. “Se a 16 anni un giovane può lavorare e pagare le tasse – aggiunge il ministro – dovrebbe almeno avere il diritto anche di votare e scegliere chi decide della sua vita”.

Il leader pentastellato conclude il discorso con un appello: “Discutiamone subito in Parlamento, perché queste sono le riforme costituzionali che cambiano le prospettive di un Paese e che ci spronano a fare sempre meglio”. E lancia una frecciatina: “Noi ci siamo e pensiamo che chi teme il voto dei più giovani, forse sa di averli traditi in passato, con scelte politiche che hanno creato povertà, mancanza di opportunità, danni all’ambiente che oggi proprio i più giovani stanno difendendo. Adesso è ora di dare questo diritto a chi ha più futuro davanti“.

16enni al voto: la reazione di Conte

Anche il premier Giuseppe Conte si dice favorevole alla proposta e a La Repubblica dichaira: “Abbassare la soglia per votare a 16 anni per me va benissimo. Ci sta. In altri ordinamenti già lo fanno. Non è iniziata ancora una riflessione di governo ma potremmo farla: anzi forse sarebbe più utile che la si facesse in sede parlamentare”.

Anche Zingaretti apre al voto per i 16enni

Dice sì alla proposta anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: “Sono da sempre favorevole al voto ai sedicenni. Bene oggi le parole di Enrico Letta. La passione civile di tante ragazze e tanti ragazzi che incontro tutti i giorni rafforzano questa idea. Ora è tempo!”. Così il segretario del Pd su Twitter.

Voto a partire dai 16 anni: il no di Mario Monti

A essere invece contrario alla proposta è un altro ex premier, Mario Monti. “Il nostro è un Paese che gestisce le proprie politiche contro i giovani, ma non sono convinto che dando il voto ai sedicenni questo cambierebbe”, spiega il senatore. E aggiunge: “Mi sembra demagogico cavarsela dicendo che dobbiamo mettere i giovani al centro delle politiche quindi bisogna farli votare. I giovani crescono sotto due ipoteche, quella ecologico-ambientale e quella del debito”. E rilancia con una proposta: “Bisognerebbe inventarsi una Greta del debito pubblico, ringiovanire e femminilizzare il professor Carlo Cottarelli“.

 

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