Vittoria di Tsipras tra austerità e commenti

Siamo convintamente all’opposizione del governo ma sosteniamo le riforma per modernizzare l’Italia, afferma Deborah Bergamini, che continua in merito alle elezioni greche: “Come movimento politico liberale, Forza Italia non può certo condividere le proposte e le posizioni fortemente influenzate da retaggi ideologici di sinistra del vincitore delle elezioni greche Alexis Tsipras. Questo non ci impedisce però di cogliere il significato più profondo che emerge dal voto dei cittadini greci. Da tempo denunciamo il disagio dovuto alla crescente distanza tra le istituzioni europee e i cittadini. Da tempo ammoniamo sul rischio che, in assenza di una netta inversione di tendenza dell’Europa dalla strada del rigore ad oltranza, ci sarebbero state delle gravi ripercussioni. Il successo elettorale di Tsipras conferma tutto questo, qualificandosi come una netta bocciatura dell’austerità a oltranza interpretata dalla Troika. Renzi, durante il semestre europeo, ha rimarcato i concetti di crescita e flessibilità, tuttavia alle parole sono seguiti risultati ben inferiori alle aspettative. Eppure, sono proprio questi risultati che i cittadini europei, e quindi anche quelli italiani, aspettano dopo anni di enormi e ingiusti sacrifici. Non cogliere questo importante passaggio, o peggio rispondere al segnale che viene dalla Grecia arroccandosi ancora di più a difesa del rigorismo, equivale a compromettere quell’Europa dei popoli sognata dai Padri fondatori”. Anche Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato di Area Popolare, si esprime sulle elezioni greche:  “Al di la’ del pragmatismo che e’ lecito attendere dal futuro governo greco, la lezione del voto impone una profonda riflessione a popolari e socialisti in Europa. Anche perche’ potrebbe ripetersi in Spagna ed altrove.  I popolari, in particolare, hanno il dovere di risvegliare le radici cristiane del continente. Cosi’ da offrire la nostra risposta comunitaria alla domanda di senso della vita che avvicina molti all’Islam. E cosi’ da misurare sempre sull’uomo le politiche pubbliche che non possono mai essere formate da regole a prescindere. Dai buoni principi, come la vita, la famiglia, le comunita’, possono discendere nuove politiche popolari di liberta’ e di solidarieta’, alternative agli astratti illuminismi delle elite cosmopolite”.

Clementina Viscardi

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