Virginia Raggi e le Olimpiadi del 2024

Per le Olimpiadi il presidente di una regione,  Roberto Maroni,  avvia tramite Facebook un sondaggio informale per capire se i cittadini di Milano sarebbero favorevoli a scalzare nel 2024 la capitale legale, ovvero Roma,  a vantaggio della capitale del Duomo.   La rivalità tra Roma e Milano è antica ma in questo caso si scivola sull’opportunismo perché il comitato organizzatore che ha proposto Roma.   Per quanto riguarda la sindaca Raggi, che attende l’incontro con Malagò per pronunciarsi  farebbe bene a chiudere questa vicenda anche perché una città come Roma, una Capitale, non può far ruotare il suo dibattito intorno a una questione che, per quanto da alcuni ritenuta rilevante, non risolve nessuno dei problemi dei suoi cittadini. ‘Le Olimpiadi del 2024? Né sì, né no, almeno ufficialmente’, afferma la Raggi:  ‘Uno dei 13 miliardi del debito monstre del Comune  viene dagli espropri dei Giochi del ‘60. E gli italiani hanno appena finito di pagare i mutui contratti per i Mondiali di calcio di Italia ‘90. Fatevi due conti’. L’occasione è la festa del Fatto quotidiano a Testaccio e la citazione della sindaca di Roma non è casuale, visto che il presidente di Italia ‘90 era Luca di Montezemolo, ora a capo del comitato Roma 2024. ‘Ho sempre detto che la decisione l’avrei comunicata dopo l’incontro con Giovanni Malagò,  presidente del Coni,  a fine estate. E l’estate non è ancora finita’. A Roma ci sono 160 impianti comunali che versano in pessime condizione. E la pratica sportiva va fatta tutti i giorni, se poi si vuole che un atleta partecipi alle Olimpiadi. Coni e Comitato Roma 2024 hanno sempre ribadito che sono pronti a intervenire sull’impiantistica di base e in Italia lo sport di base deve essere gestito dal Coni che, come dice il suo acronimo (Comitato Olimpico Nazionale Italiano),  avrebbe tutt’altra ragione sociale, cioè la preparazione olimpica, quindi lo sport di vertice. Decida, allora, la Raggi evitando di trascinare ancora per settimane una questione che affascina ed entusiasma solo pochi addetti ai lavori ma non i romani che dovranno fare i conti con i soliti problemi, dal traffico ai trasporti pubblici.

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