Vino. Wine merchant in crisi a Bordeaux punta sull’Italia

In crisi anche il mercato del lusso. Questa volta a farne le spese è il settore fine wines, che in Inghilterra ha visto uno dei più importanti e storici wine merchant del Paese, “Berry Bros. & Rudd”, che si occupa anche della carta dei vini della famiglia reale, ridurre notevolmente i guadagni. Al 31 marzo, infatti sul 2011, gli introiti sono praticamente sprofondati sotto zero. Le cause? Innanzitutto la netta flessione del Bordeaux, che paga lo scotto di una crescita eccessiva negli anni passati, quindi un bilancio 2011 “gonfiato” dalla vendita di alcuni asset dell’azienda, come il whisky Cutty Sark Scotch. Eppure, secondo quanto riferisce Winenews, la testata internet specializzata sul mondo del wine & food, i vertici di “Berry Bros. & Rudd” non tremano, consapevoli che il mercato del vino è in continua evoluzione, e se il Bordeaux “cade in disgrazia”, la soluzione è dietro l’angolo: trovare nuovi clienti, come i wine merchant inglesi stanno già facendo, e puntare su altri territori, meno inflazionati ma che nulla hanno da invidiare alla denominazione più famosa di Francia, come la Borgogna, la Valle del Rodano e, ovviamente, l’Italia, sempre più protagonista quando si parla di alta qualità. Il mercato inglese rappresenta per le etichette tricolori il terzo paese importatore (3.142.157 ettolitri, +13% sul 2011, per un valore di 517,358 milioni di euro +7,7% sul 2011, dati Federvini), una piazza importante quindi e anche un mercato particolarmente sensibile ai cambi di tendenza e alle mode enoiche, in questo senso, una fondamentale “antenna” sui futuri scenari del vino del Bel Paese, sempre più concentrato sull’export.

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