Viminale, sui migranti sforzo comune istituzioni e leale collaborazione

“La gestione di un fenomeno complesso come quello migratorio richiede la proficua collaborazione tra i diversi livelli di governo e grande senso di responsabilità per dare risposte concrete alle esigenze e alle preoccupazioni manifestate dalle comunità locali”. E’ quanto si legge in una nota del Viminale che aggiunge: “Il ministero dell’Interno è da sempre direttamente impegnato per ridurre l’impatto della forte pressione migratoria sulla Sicilia, dovuta ai numerosi sbarchi autonomi legati alla crisi tunisina, rispetto alla quale il governo si è attivato per trovare ogni utile soluzione.
Da luglio scorso sono stati trasferiti in altre regioni circa 3500 migranti sbarcati sulle coste siciliane e ospitati nei centri di accoglienza dell’isola.
La sicurezza, anche sotto il profilo sanitario, delle comunità locali è obiettivo prioritario del Viminale. Infatti, dopo aver inizialmente previsto il test sierologico per tutti i migranti arrivati, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame del tampone rinofaringeo ed è stata attivata una apposita convenzione con la Croce rossa italiana per effettuare questo accertamento sanitario a Lampedusa ed assicurare rapide risposte.
In ogni caso, la situazione attuale richiede lo sforzo comune da parte di tutte le istituzioni secondo il principio costituzionale di leale collaborazione, che si ritiene oggi più che mai indispensabile”.

Di avviso diverso Nello Musumeci  che lancia al governo una nuova stoccata sul caso dei migranti. Intervenuto in conferenza stampa. Il Presidente della Regione Sicilia accusa Roma di voler creare campi di concentramento “che chiamano tendopoli“. Emergenza migranti in Sicilia, la conferenza stampa di Nello Musumeci “Invece di rispondere con atti concreti sull’emergenza immigrazione, il governo centrale trova la soluzione: creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli, in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni. Ci troviamo con tende che ci ricordano luoghi e scene da dimenticare assolutamente”, attacca Nello Musumeci. Il Presidente della Regione Sicilia ha poi confermato l’arrivo di altri cinquantotto migranti sbarcati a Lampedusa nelle ultime ore.  Dopo aver fatto il punto sul numero di sbarchi che ha interessato la Sicilia nelle ultime settimane, Musumeci ha ribadito il concetto espresso ai microfoni del ‘Corriere della Sera’. La sua ordinanza nasce per far fronte a una problema di carattere sanitario, quindi di competenza della Regione. “Sono soggetto attuatore per l’emergenza Covid-19. Ho il diritto e dovere di agire per ciò che avviene dentro e fuori gli hotspot? A meno che non siano zona franca, come le ambasciate. Noi ci stiamo occupando di emergenza sanitaria, non di migranti. Non ci interessa chi c’è li dentro, ma le condizioni in cui stanno queste persone. Se la competenza sanitaria è dello Stato, allora lo Stato è fuorilegge”.

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