Vigili assenti, Marino e licenziamenti

 

Il governo accelera sulla riforma del pubblico impiego dopo il caso dei vigili assenteisti a Roma durante la notte di Capodanno. Sulla diserzione degli agenti di polizia locale è partita una indagine amministrativa. Sono possibili licenziamenti ed il sindaco Ignazio Marino dichiara: “Non lo escludo. Certamente però in questo momento non posso fare un’affermazione di questo tipo perché bisogna con severità, ma non con astio e risentimento, controllare esattamente quello che è accaduto. Con una percentuale che si avvicina al 90% credo sia difficile immaginare che sia casuale. O c’è un’epidemia di cui le autorità sanitarie italiane non sono ancora a conoscenza, e mi sembra assai improbabile, oppure è stata un protesta organizzata e un’azione negativa nei confronti della città. Credo che questo umili il corpo della Polizia Locale, l’amministrazione e faccia fare una brutta figura alle tante persone che in Campidoglio ogni giorno si impegnano”. I vertici della polizia municipale di Roma stanno lavorando di concerto con il ministero della Funzione Pubblica per far luce sulla vicenda dei vigili assenti in massa il 31 dicembre. Lo si apprende dal Comando della polizia locale. Al momento ci sarebbero stati autorevolissimi contatti con la Funzione Pubblica. Dall’indagine interna sono emerse finora 44 posizioni considerate sospette in quanto sarebbero state riscontrare anomalie sulla documentazione presentata. A quanto riferito, qualora venissero individuate ipotesi di reato le carte verranno trasmesse alla Procura di Roma. Palazzo Chigi fa sapere che è pronto un piano del governo per affidare all’Inps i controlli sulle malattie ed il Garante degli scioperi precisa che si rischiano multe fino a 50 mila euro. Chi ha finto di essere malato inventando scuse dovrà renderne atto nei modi previsti dalla legge assumendosi le proprie responsabilità. “E’ stata un’azione improvvisa e proditoria. Non avevamo avuto nessun tipo di segnale”, ha detto il comandante della polizia municipale, Raffaele Clemente, in merito al caso delle assenze di massa dei vigili di Roma. Era stato proprio il comandante a rendere noti i dati delle ”assenze dell’ultim’ora” dell’83,5% dei vigili previsti in turno motivate da malattia, donazione sangue, legge 104 e altri permessi. Il sistema delle Asl ha a bilancio 70 milioni per i controlli nell’ambito del pubblico impiego, noi siamo pronti a farlo alla metà del costo, così dicono fonti Inps in merito a verifiche sulle assenze per malattia. Ciò avverrebbe, si spiega, grazie a “un sistema di data mining e all’archivio dei certificati online di cui l’Istituto ha la gestione”. L’opposizione intanto attacca il sindaco Marino con Fabrizio Cicchitto che è netto: “Quella di Roma è una amministrazione completamente allo sbando ed i vigili ne sono una parte organica”. I sindacati da parte loro chiedono al governo di non sparare nel mucchio ma prendono, allo stesso momento, le distanze dall’assenteismo di massa.

Cocis

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