Viaggio in treno

Viaggiando in treno e diretto a Napoli ho avuto come compagna di viaggio una elegante signora che mi ricordava qualcuno. Mentre pensavo a questo ebbi un lampo:

 

Signora, mi perdoni ma lei mi ricorda l’ing. Corrado Ferlaino, storico presidente del Napoli calcio.

 

Sì, in effetti sono la figlia, Tiziana Ferlaino.

 

Io sono un giornalista, che si è occupato per anni di calcio e l’occasione per me è molto ghiotta. Cosa pensa dell’attuale squadra che è quasi in vetta alla classifica?

Ne sono enormemente felice, come ogni napoletano che si rispetti. E’una bellissima squadra, molto tenace e competitiva. La seguo, pur  non andando allo stadio,  e mi entusiasmo per i goals di Cavani, il matador. La vittoria dello scudetto sarebbe un fatto importantissimo anche per il rilancio della città:  a Napoli non c’è turismo, c’è spazzatura, le persone sono infelici per una città  che fa fatica a galleggiare e rischia di  affondare . L’unico rimpianto di mio padre è stato che non si è capito   che la grande euforia per i successi calcistici non si  sia  tradotto in un rilancio della città. Io spero che oggi lo si capisca con un Napoli nuovamente campione.

Ricorda  Diego Armando Maradona,  naturalmente…

Le rispondo come se le rispondesse mio padre. Diego era ed è il più grande. Ora che sono schizzati i prezzi d’acquisto dei calciatori  Diego Armando Maradona non avrebbe prezzo. Ricordo la festa del primo scudetto che ho vissuto rintanata in una Fiat 500 insieme a mio padre. La città era letteralmente impazzita. Per acquistare Maradona  fu necessario un finanziamento del Banco di Napoli che Ferdinando Ventriglia alla fine non voleva  concedere.  Ventriglia era fuori sede  e mio padre avvertito  da una spia,  che in quanto tale  doveva restare invisibile, si fiondò in banca trattando il finanziamento con un alto dirigente. Questo accaduto è diventato storia. Il finanziamento fu integrato da una erogazione della Banca della Provincia di Napoli di proprietà di Manlio Albi Marini. Contestualmente fu depositato in lega un contratto bianco non ancora firmato.  Fatto questo mio padre volò  in Spagna per la firma di Maradona che  in campo fu subito Diego Armando… Due campioni che si unirono come sfondo di una grande squadra, messa insieme da  Allodi, Bianchi, Moggi ed altri.

 

 

Oggi Maradona non può rientrare in Italia ed i rapporti con Corrado Ferlaino non sono certo idilliaci.

 

Da un punto di vista dei rapporti tributari non mi esprimo perché sono venute fuori sintesi contrastanti. Dal punto di vista dei rapporti personali tra mio padre e Maradona sono sicura che,  vicendevolmente e  per istinto,  si abbraccerebbero per una foto storica insieme.

 

Ne sono certo anch’io. Ricordo il necrologio per Tota Maradona fatto da suo padre. Unica persona di Napoli ad averlo fatto.

 

E’ vero. Ne sono rimasta fiera e   commossa anche io a leggerlo.

 

Questo da un punto di vista sportivo. Come costruttrice ed imprenditrice cosa mi dice?

 

Ho seguito il convegno all’Ance in cui ha parlato Silvio Berlusconi che discuteva di abolire e restituire l’Imu, di Irap e di new town,  al quale l’associazioni costruttori ha da tempo dichiarato  guerra  preferendo la riqualificazioni delle città e la rinascita dei centri storici. In realtà l’edilizia è ferma e ferme sono le aperture di credito ai costruttori che potrebbero operare, anche, per leva finanziaria negativa, come fermi sono i mutui da rilasciare agli acquirenti. Questo è quanto. Io, in qualità di architetto, e per pura passione,  mi sto dedicando alle ristrutturazioni ed alle ristrutturazioni d’eccellenza, interpretate anche   per coloro che per sfuggire alle contrazioni di ricavi professionali stanno pensando a far coincidere studio ed abitazione. Cali paurosi di prezzo di acquisto di case, crollo dei fitti, chiusure progressive di aziende, forniscono un dato altamente e sicuramente preoccupante.

 

Cosa pensa della compravendita di voti, dei voti comprati un tempo con fornitura di spaghetti, con paia di scarpe, consegnando la destra prima del voto, la sinistra dopo il voto.

 

Ho capito. Lei si sta riferendo ad Achille Lauro come ricordato dal premier Mario Monti. Io la ho trovata decisamente una caduta di stile. Il rettore bocconiano, ha “scavato il cascione”, parlando di una persona da tempo scomparsa,  citando quello  che forse è solamente  un mito metropolitano come l’acquisto dei voti con le scarpe. Ci pensi: viene una persona che le dice: quanto calzi? E magari un furgone ricolmo di scarpe. Poi se ne consegna una e si segna il nome. Dai, è una boutade. Molto divertente ma semplicemente una  boutade…

 

E cosa pensa di  Achille Lauro?

 

Il comandante Lauro che il 18 gennaio 1969 ordinò di far diventare presidente mio padre, perché non trovava chi contrapporre ad alcuni azionisti nemici e pensò di mandarlo allo   sbaraglio visto che possedeva  una sola azione. Credeva di avere trovato la pecorella da far sbranare dai lupi, mentre mio padre rastrellò i due terzi del pacchetto di maggioranza diventando il presidente effettivo. Alla fine entrarono in sintonia. Achille Lauro è stato un personaggio eccezionale che Napoli non ha capito.

 

Stiamo arrivando a Napoli. Cosa prevede per le elezioni politiche?

 

Difficile fare una previsione. Credo che non ci sarà una netta prevalenza ma il quadro mi appare molto composto e saranno richieste delle alleanze anche per la presenza di un elemento di rottura rappresentato da Beppe Grillo.

 

Renzo Fulci

Circa redazione

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