Via libera alla doppia laurea in Italia: come funzionerà

Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato all’unanimità alla Camera dei Deputati lo scorso ottobre, che consente di iscriversi contemporaneamente a due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, anche in diverse università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale.

La possibilità è estesa ovviamente anche ai corsi di diploma accademico, di primo o di secondo livello, per le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Si tratta di un “grande risultato” che consente al nostro Paese di fare un “passo avanti” nella formazione universitaria, in linea con quanto avviene già nel mondo grazie all’introduzione della doppia laurea. Lo ha dichiarato la ministra Maria Cristina Messa ringraziando i parlamentari per aver approvato il disegno di legge.

Via libera alla doppia laurea in Italia: quali sono i limiti previsti dalla legge

Con la doppia laurea sarà garantita ai giovani una nuova opzione che una legge del 1933, ormai superata, rendeva impossibile. Quella di conseguire la laurea o un titolo equipollente in due diversi corsi.

Il regio decreto n.1952 del 1933 all’art. 142 stabilisce che “è vietata l’iscrizione contemporanea a diverse università e a diversi istituti d’istruzione superiore, a diverse facoltà o scuole della stessa università o dello stesso istituto e a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa facoltà o scuola“.

La nuova legge non cambia totalmente il quadro normativo attuale. Infatti continuerà a non essere possibile l’iscrizione contemporanea a due corsi di laurea appartenenti alla stessa classe o a due corsi di specializzazione medica.

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Via libera alla doppia laurea in Italia: i tempi e l’iter burocratico della legge

Entro 60 giorni la ministra dell’Università e della Ricerca, dopo il parere positivo della Conferenza dei rettore delle università italiane (Crui), del Consiglio universitario nazionale (Cun) e del Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu), dovrà adottare un apposito decreto.

Nel documento saranno contenuti i criteri per consentire agli studenti la doppia iscrizione in contemporanea, e le modalità con cui sarà possibile ad esempio laurearsi nei corsi con la frequenza obbligatoria e favorire il conseguimento di titoli finali doppi o congiunti.

A distanza di quattro mesi dalla fine del terzo anno accademico dall’entrata in vigore del provvedimento, le istituzioni coinvolte e il Ministero presenteranno alle Camere una relazione sullo stato di attuazione della legge e una valutazione del suo impatto sull’università italiana.

La legge, ha spiegato la ministra Maria Cristina Messa, fa parte di un pacchetto di riforme per l’università che punta all’interdisciplinarietà. Arriveranno anche nuove norme sulle lauree abilitanti per le professioni. L’obiettivo finale è quello di rendere il sistema italiano meno rigido e più adatto alle esigenze e alle necessità formative di studenti e studentesse.

Vi abbiamo parlato qui dei nuovi concorsi pubblici in tutte le regioni per laureati e diplomati. Con il nuovo anno il mercato del lavoro è cambiato parecchio, con un boom di assunzioni per i giovani anche non titolati di cui vi abbiamo parlato qui. Ecco qua i lavori più richiesta senza laurea e senza titoli.

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