Dall’8 dicembre 2023 è disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica “UOMINI DEL DUEMILA”, il primo singolo che anticipa il progetto d’esordio da solista di Valerio Martino.
“UOMINI DEL DUEMILA”, il brano vincitore del Premio “Erriquez” del Rock Contest di Controradio e Regione Toscana/Fondo Sociale Europeo assegnato dalla Bandabardò, esprime un delicato ottimismo ed una pacifica consapevolezza, l’aspirazione ad una umanità piena finalmente liberata dalla paura e dal conflitto generazionale su un tappeto sonoro popolare e sofisticato al tempo stesso.
Commenta l’artista a proposito del brano: “Siamo nel Terzo Millennio e ancora discutiamo se sia giusto che le donne debbano avere paura a camminare da sole in giro, se sia giusto ogni tanto tirare uno schiaffo in faccia, se sia giusto che le donne possano ambire a ciò che gli pare, e se sia giusto che gli uomini possano essere sensibili ed esprimere le proprie emozioni. Ogni 2 giorni un uomo uccide una donna, però sembra che parlarne sia troppo politically correct. Io invece credo che dobbiamo parlane, insieme, uomini e donne, e credo soprattutto che sensibilità significa forza. Sensibilità significa forza.”
Quello di “UOMINI DEL DUEMILA” è un videoclip che giova sullo scambio di ruoli: si tratta di un piano sequenza in cui gradualmente il tecnico audio prende il posto del cantante, e viceversa.
Spiega l’artista sul videoclip: “Essendo una canzone che parla del valore degli esseri umani spogliati da tutte le maschere, mi piaceva smontare il mito dell’artista, Il video è stato ideato da me e realizzato da Agustin Cornejo, con un piccolo cameo del mio amico cantautore Costì.”
Biografia
Dalla inconsueta commistione tra indie, punk, cantautorato acustico e una psicoterapia lunga un decennio, nasce il progetto Valerio Martino.
Già cantante e chitarrista degli Street Clerks (Stasera c’è Cattelan, XFactor), Valerio nelle sue canzoni vuole raccontare la vita reale, cruda e imperfetta con i suoi difetti e le sue storture, quasi a volerne celebrare la profondità e unicità in ogni suo piccolo particolare contraddittorio.
Sempre in bilico tra indie-rock e sfumature acustiche, gli arrangiamenti definiscono uno stile in continua evoluzione, a volte più morbido e acustico, altre più grezzo e tagliente.
“UOMINI DEL DUEMILA” è il nuovo singolo di Valerio Martino disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dall’8 dicembre. Il brano anticipa l’uscita del primo album di Valerio Martino prevista per la primavera 2024.
Qual è il primo ricordo della tua vita legato alla musica che ti viene in mente?
Ricordo mia madre che mi cantava Buonanotte Fiorellino con le parole abbastanza sbagliate. Però la melodia era giusta, e per me rimane una delle più belle di sempre.
– Quando hai capito che la musica avrebbe occupato una parte importante della tua vita?
All’età di 12 conobbi Oasis, Bob Marley, Blur, Green Day, Bob Dylan solo per citare i più conosciuti, e contemporaneamente trovai in casa una chitarra acustica impolverata. Per 2 o 3 anni pensai solo a suonare e cantare, trovare gli accordi delle canzoni che amavo, e iniziai anche a scrivere canzoni.
In alternativa che cosa avresti voluto fare?
Ricollegandomi alla domanda precedente, uscito dal liceo mi resi conto che non sapevo fare nient’altro. A parte gli scherzi, avevo già dedicato tantissimo tempo, passione, e energia alla musica, che mi aveva letteralmente cambiato la vita. Però se posso fantasticare, allora dico l’astronauta senza dubbio.
– Hai mai pensato di cambiare direzione?
No, no. Sinceramente non ci ho mai pensato finora. Poi ovviamente il futuro è imprevedibile, ma spero di non dover cambiare perché ormai è troppo tardi per diventare astronauta.
– Cosa vuol dire studiare seriamente musica con l’obiettivo di diventare un professionista?
Quando una cosa ti piace così tanto e ti entra così dentro, ovviamente vuoi capirla sempre di più, cerchi di capire tutte le sfumature possibili di quel linguaggio, e quindi in sostanza la studi.
Credo che valga per qualsiasi lavoro che fai con passione.
– Come è nato il tuo nuovo singolo?
Ero in lockdown, che nonostante il dramma di quel momento, è stato per me anche una grande occasione di riflessione e meditazione, letteralmente. In quel periodo ho sviluppato una forte sensazione positiva sulle nuove generazioni, nonostante tutte le difficoltà e le fragilità.
Penso che noi uomini di oggi finalmente possiamo e dobbiamo scrollarci di dosso il vecchio modello dell’uomo duro, e permetterci di provare tutte le emozioni che vogliamo, di condividerle, e di educare i nostri figli senza bisogno di schiaffi o bacchettate sulle mani. Lo stesso vale nel rapporto tra uomini e donne. La nostra sensibilità è una grande risorsa ed è probabilmente il più grande antidoto alla violenza in ogni suo genere.
Credo che ci sia una grande rivoluzione silenziosa in questo senso.
– Progetti per il futuro a breve e lungo termine?
A gennaio salirò a Milano con gli Street Clerks per lavorare alla nuova edizione del programma di Alessandro Cattelan su RaiDue, nel frattempo voglio fare uscire altri 2 singoli entro la primavera e poi finalmente l’album, che è già pronto e si chiamerà “AMATORIALE”.