Utopia della felicità e la propaganda ‘bella’ della Cina di Mao

A Forte dei Marmi Meritola mostra ‘Chinese Propaganda PostersServe the People –  Cina rivoluzioneevoluzione. Manifesti della Propaganda (1949 – 1983)’ a cura di Massimo Scaringella, che ha portato per la prima volta in Europa, dopo il successo riscosso a Buenos Aires e a Santiago del Cile, l’originale esposizione: ’89 poster selezionati fra i 3000 della Hafnia Foundation di Xiamen, una delle più grandi collezioni, che ha l’obiettivo di far conoscere la Cina di ieri e quella di oggi’,  spiega il curatore, indicando i manifesti e i dipinti originali utilizzati come modelli per fogli stampati durante il periodo della presidenza di Mao Tse Tung e della Rivoluzione Culturale tra gli anni 1949 e 1983. Società, industria, socialismo, pittura le sezioni in cui si articola la mostra, che si dipana lungo il percorso storico e socio-culturale di un Paese mai stato vicino al nostro come oggi. Una produzione artistica che rappresenta le utopie dell’epoca maoista, dove l’arte riflette la vita della classe operaia, al servizio della politica e dello sviluppo del socialismo. Tutte le creazioni del periodo partono con il forum di letteratura e arte di Yan’an realizzato nel maggio 1942, in cui Mao Tse Tung tracciò le linee guida della ‘cultura rivoluzionaria’ del Partito,  sottolinea Massimo Scaringella, e i modelli d’arte che si sarebbero prodotti fino a dopo gli anni ’80 diventano vere e proprie opere di propaganda del Partito. Ecco quindi i  manifesti  che si alternano in diversi stili, dal realismo sociale al tradizionale acquerello cinese, fino all’arte näif. Visitabile fino al Fino al 17 aprile a Villa Bertelli.

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