Usitica. Missile o collusione tra jet a far precipitare il Dc9

A far precipitare il DC 9 dell’Itavia il 27 giugno 1980 che volava sopra i cieli di Ustica fu un missile o “una quasi collisione tra velivoli militari non identificati che volavano attorno all’aeroplano al momento del disastro” e non una bomba. ”Tutti gli elementi considerati consentono di ritenere provato che l’incidente occorso al Dc9 si sia verificato a causa di un intercettamento realizzato da parte di due caccia, che nella parte finale della rotta del Dc9 viaggiavano parallelamente ad esso, di un velivolo militare precedentemente nascostosi nella scia del Dc9 al fine di non essere rilevato dai radar, quale diretta conseguenza dell’esplosione di un missile lanciato dagli aerei inseguitori contro l’aereo nascosto oppure di una quasi collisione verificatasi tra l’aereo nascosto e il Dc9”. E’ quanto scrivono i giudici del Tribunale di Palermo nelle motivazione della sentenza con cui hanno condannato i ministeri della Difesa e dei Trasporti al risarcimento dei familiari delle vittime di Ustica. Viene dunque escluso che a bordo del Dc9 Itavia ci fosse una bomba. ”I fatti – afferma nella sentenza il giudice Proto Pisani, a cui era affidata la causa – rilevano una situazione aerea complessa che può avere consentito l’inserimento di un velivolo nella scia del Dc9 al fine di evitare di essere rilevato dai radar, e una serie di anomalie sia nelle rilevazioni radar che nel comportamento dei velivoli presenti nelle immediate vicinanze del Dc9”. Soddisfatto l’avvocato Daniele Osnato, che ha condotto la discussione nel procedimento sulla strage di Ustica al Tribunale di Palermo. ”Dopo questa sentenza – dice il legale – è finalmente certa la dinamica del disastro ed è definitivamente appurata la corresponsabilità degli enti controllori, che consentirono lo svolgimento di attività aeree pericolose nel basso Tirreno, nell’uccisione di 81 cittadini Italiani. E’ anche appurata la gravissima colpa di alcuni soggetti deviati, appartenenti all’Aeronautica Militare italiana”. “Chi, in questi giorni, ha ritenuto di assumere le difese dell’Aeronautica Militare italiana – ha sottolineato Osnato – ha dato informazioni errate tentando di indurre ancora una volta, e nonostante un giudicato di un Tribunale italiano, in confusione ed incertezze. Il fatto che in Italia vi siano sottosegretari come Giovanardi e Misiti che mentono pubblicamente, che mostrano i fatti per altri, che sfruttano le sentenze per accaparrarsi consensi, distorcendo la verità, è gravissimo e inaccettabile. Chi prosegue l’azione di disinformazione si rende complice degli altri, ed è colpevole come loro”.

 

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