Usa: “In Siria usate armi chimiche, aiuteremo l’opposizione”. Mosca accusa: “Obama mente”

Gli Usa intensificheranno la propria presenza in Siria, attraverso “aiuti militari” che l’amministrazione Obama deciderà di concedere,   solo dopo avere appurato che il regime di Bashar al Assad ha oltrepassato la “linea rossa” tracciata dal presidente Barack Obama e utilizzato armi chimiche contro i ribelli. “Dopo un controllo – ha riferito Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca – la nostra comunità di intelligence ha valutato che il regime di Assad ha usato armi chimiche, tra cui gas nervino sarin, su piccola scala, contro l’opposizione in molteplici occasioni l’anno scorso”.

In particolare Rhodes ha denunciato che l’utilizzo di armi chimiche in Siria  abbia provocato la morte di un centinaio di persone, cifra destinata a crescere. Per questo motivo, ha spiegato in una conferenza stampa a Washington, “Obama ha deciso di fornire maggiore sostegno all’opposizione”, dando anche supporto, tra cui quello militare, al Consiglio Militare Supremo.

Secondo Rhodes, il presidente Usa si vorrebbe consultare con gli alleati della regione e con i colleghi internazionali al vertice del G8 della prossima settimana in Irlanda del Nord. Tuttavia la Casa Bianca esclude che possa escludere un possibile intervento militare sul campo.

I senatori americani John McCain e Lindsey Graham sostengono che sia giusto che la prova dell’utilizzo di armi chimiche da parte del regime siriano influisca sulla politica degli Stati Uniti nei confronti della Siria. “La linea rossa del presidente è stata oltrepassata”, hanno detto i due senatori in una dichiarazione comune, sottolineando che “ora è il momento per azioni più decisive”.

Da tempo, hanno aggiunto, è attesa la decisione di fornire assistenza “soprattutto munizioni e armi pesanti, alle forze di opposizione in Siria” ed entrambi i senatori auspicano che Obama faccia questa scelta.

Intanto la Russia accusa Obama di aver diffuso notizie falese. Secondo  Alexei Pushkov del Parlamento russo, infatti,  le informazioni sull’utilizzo di armi chimiche da parte di Assad sono inventate e lasciano pensare che gli Stati Uniti le vogliano utilizzare per giustificare un intervento nel conflitto. Su Twitter Pushkov afferma che “le informazioni sull’uso da parte di Assad di armi chimiche sono state costruite” così come “le bugie sulle armi di distruzione di massa  Saddam Hussein”. Obama, sostiene il presidente della commissione esteri della Camera bassa del Parlamento, “sta prendendola stessa strada di George Bush”.

L’attuale presidente della Coalizione nazionale delle forze di opposizione siriana, George Sabra, ha definito “un passo positivo” la decisione degli Stati Uniti di fornire armi ai ribelli. “Speriamo che gli amici della rivoluzione siriana inizino a tendere le loro mani per contribuire a salvare il popolo siriano dal regime sostenuto dall’Iran che compie reati quotidiani contro il suo popolo”, ha dichiarato Sabra.

Per il ministro della Difesa Mario Mauro la situazione di oggi in Siria “è l’equivalente di quella che è stata la guerra in Spagna prima della seconda Guerra Mondiale”. E c’è il rischio di “un incendio in tutta l’area prospiciente il Mediterraneo, di una destabilizzazione fino al Golfo Persico’” che potrebbe innescare “una sorta di guerra mondiale”. “Per questo motivo – ha aggiunto – auspico che la comunità internazionale possa anticipare i tempi della conferenza internazionale di pace di Ginevra e che al tavolo possa sedersi chiunque possa contribuire alla pace”.

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