Usa-Cuba: il presidente Trump si appresta a ridimensionare l’apertura diplomatica

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, emanero’ oggi una direttiva politica che ridimensionera’ l’apertura diplomatica al Regime cubano intrapresa dal suo predecessore, Barack Obama. Il provvedimento del presidente, anticipa la stampa Usa, confermera’ gran parte delle misure adottate da Obama per la normalizzazione delle relazioni bilaterali, ma ridimensionera’ alcune delle misure riguardanti i viaggi turistici e le transazioni nell’ambito militare. Il cambiamento piu’ tangibile e significativo introdotto dalla direttiva, spiega il “Wall Street Journal”, sara’ l’eliminazione dei regolamenti che consentivano agli individui di condurre viaggi individuali a Cuba auto-certificandoli come visite tese allo scambio culturale. Di fatto, questi regolamenti avevano comportato la fine del bando ai viaggi verso l’Isola, anche se formalmente i viaggi turistici a Cuba restano vietati dalla legislazione Usa in vigore. Per il “Wall Street Journal”, l’unica probabile conseguenza a lungo termine potrebbe riguardare i piani di alcune agenzie ed operatori turistici, ma per formulare stime piu’ precise bisognera’ attendere la formulazione dei nuovi regolamenti varati dalla Casa Bianca.

Piu’ allarmistica la copertura della notizia data dal “New York Times”, secondo cui Trump si prepara a “bloccare la storica riconciliazione tra Stati Uniti e Cuba messa in moto dall’ex presidente Barack Obama”. In un editoriale a firma di Christopher Sabatini, il quotidiano cita le ultime rilevazioni sondaggistiche del Pew Research Center, secondo cui il 75 per cento dei cittadini statunitensi resta genericamente favorevole all’apertura diplomatica nei confronti di Cuba; e avverte il presidente che a prescindere dalla reale entita’ delle modifiche normative, il vero problema potrebbe sorgere dalle reazioni politiche del Congresso federale Usa e del governo de L’Avana. La fine dell’embargo, sottolinea l’editoriale, ha concesso a Washington una leva efficace per affrontare problemi quali il riciclaggio di denaro, la sicurezza portuale e aeroportuale, il traffico di droga e quello di esseri umani. Ed ha generato ricadute economiche positive anche per gli Usa: Circa 600 mila di cittadini Usa hanno visitato Cuba dopo l’apertura decretata ad Obama, scrive il quotidiano, a beneficio dell’industria dell’accoglienza su entrambe le sponde degli stretti della Florida.

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