La corte d’appello del nono circuito di San Francisco si è espressa sul divieto di ingresso negli Stati Uniti ai rifugiati e cittadini da sette Paesi musulmani, respingendo il ricorso del presidente Donald Trump. Ha così confermato, ha riferito il New York Times, il verdetto di venerdì scorso del giudice James Robart, che aveva sospeso l’ordine sull’immigrazione di Trump e quindi consentito alle persone provenienti da quei sette Paesi di entrare nel Paese. I giudici hanno rilevato che l’ordine non aumenta la sicurezza nazionale, perché “non c’è prova” che chi provenga da quei sette Paesi (Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen) abbia commesso atti terroristici negli Usa.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha respinto la sentenza della corte d’appello del nono circuito di San Francisco, che ha confermato la sospensione del suo ordine sull’immigrazione. “E’ fuori discussione che il giudice federale abbia l’autorità di giudicare sfide costituzionali all’azione esecutiva”, ha dichiarato il presidente. Su Twitter ha aggiunto: “Ci vediamo in tribunale, la sicurezza dello Stato è in ballo!”. In pratica, ha scritto di ritenere che a dirimere la questione debba essere la Corte suprema affrontando un ricorso in appello, dopo che più volte nei giorni scorsi aveva dichiarato di esser pronto a combattere con tutti i mezzi legali a disposizione.