L’Fbi sta monitorando notizie di “varie minacce di fare del male al presidente eletto Joe Biden in vista della cerimonia di giuramento” del 20 gennaio. Lo riferisce la Cnn, aggiungendo dettagli sull’allarme del Bureau in merito ad altre possibili proteste, anche armate, tra il 16 e il 20 gennaio nella capitale e negli altri Stati Usa.
“Altre notizie indicano minacce contro la vicepresidente eletta Kamala Harris e la speaker della Camera Nancy Pelosi”, secondo l’Fbi.
Si avvicina la data dell’insediamento di Biden alla Casa Bianca, il 20 gennaio, e – secondo i media americani – la Guardia Nazionale potrebbe dispiegare fino a 15.000 militari per la cerimonia.
Il presidente eletto Joe Biden ha detto che non teme di giurare all’aperto sul fronte occidentale di Capitol Hill, una settimana dopo l’assalto dei fan di Donald Trump. “Non ho paura di fare il giuramento all’esterno, siamo stati informati”, ha assicurato Biden dopo l’allerta dell’Fbi, mentre alcuni ex dirigenti del Bureau consigliano di spostare la cerimonia all’interno del parlamento per motivi di sicurezza.
Intanto il dipartimento e l’Fbi stanno perseguendo oltre 150 sospetti nelle indagini sull’assalto al Congresso, dopo averne già arrestati e incriminati una quindicina. Lo scrive il New York Times, prevedendo che il numero e’ destinato a salire. Il Bureau ha ricevuto oltre 70 mila ‘soffiate’ dopo aver chiesto l’aiuto pubblico per identificare i sospetti che appaiono in varie foto e video. Nel frattempo la polizia di Capitol Hill ha aperto un’indagine interna su 10-15 agenti per il loro ruolo nell’assalto. Due sono gia’ stati sospesi. Gli analisti, prosegue il Nyt, stanno esaminando informazioni per identificare qualsiasi ruolo possano aver giocato organizzazioni terroristiche domestiche o avversari stranieri nel radicalizzare i rivoltosi.