E’ proprio così. A dargli corpo e consistenza è Donald Trump che in un mese dal suo insediamento alla Casa Bianca ha buttato fuori dai negoziati sull’ Ucraina l’ UE. La riunione indetta all’ Eliseo da Macron con solo undici capi di governo ha portato tristezza e dato la misura della disunione e del disorientamento in atto. Il nostro Grande alleato sembra essere diventato ostile . Ci ha declassato da interlocutori privilegiati a partner con cui commerciare, fare affari, ma sotto la minaccia dei dazi: questi variabili a secondo del grado di obbedienza. Ha legittimato le prese di posizioni del Cremlino contro l’ Europa. Oggi ricorreil terzo anno dall’ invasione dell’ Ucraina, quante promesse a Zelensky durante questi lunghi anni, quanti finti ammiccamenti,a quello che era definito il baluardo della resistenza contro la prepotenza dello Zar di Russia.
Il Patto Washington – Mosca taglia di fatto fuori dalle trattative l’ UE europea, ma in compenso il segretario di Stato americano, bontà sua, ha dichiarato che in seguito anche l’ Europa siederà al tavolo negoziale. Del resto non poteva aspettarsi di più un’ Europa che per troppo tempo ha balbettato o ha assunto il ruolo del convitato di pietra sullo scenario globale. Il Vecchio Continente per di più si schiera , in parte, a favore di questo nuovo corso. L’ esempio forse più plateale, lo abbiamo in Italia con il leader della Lega Matteo Salvini, che ha detto che Trump è degno del Nobel per la Pace anche se vuol trasformare Gaza in un villaggio turistico a 5 stelle. Altro sodale in Europa è il leader ungherese Victor Orban. In un mese l’ Europa, quella fiera dei suoi antichi valori, della sua ricchezza, è diventata un territorio di conquista e i suoi abitanti e governanti vassalli degli Usa o della Cina e tra poco della riabilitata Russia di Putin. Siamo difronte ad un momento fatale per la storia del Vecchio Continente, per cui occorrono decisioni nette e senza ulteriori indugi. Una decisione in particolare l’ ha sottolineata il Presidente Sergio Mattarella nel suo discorso di Marsiglia: ” L’ Europa può accettare di essere schiacciata tra oligarchie e autocrazie con al massimo la prospettiva di un vassallaggio felice? E le minacce e gli insulti ricevuti da Mosca per avere paragonato l’ invasione dell’ Ucraina, a quella della Polonia da parte del terzo Reich, non hanno ricevuto un adeguato sostegno neache in Italia. E questo è un segno che rafforza le preoccupazioni, fa presagire un ritorno ad un passato che credevamo sepolto definitivamente, al pericolo che il Vecchio Continente sta correndo.
Andrea Viscardi