UN SICILIANO DALLA TESTA AI PIEDI

Arriva a Messina preceduto dalla sua buona fama “Il Paraninfo” con Manlio Dovì, in cartellone per Teatro Insieme Messina al PalaCultura sabato 22 prossimo, unica data in città dello spettacolo. “Sarà un esame. E gli esami non finiscono  mai!”, commenta l’attore. “Ma posso dire, senza ombra di dubbio, che ogni volta che sono stato ‘abbracciato’ dagli applausi del pubblico di Messina è stato sempre con particolare calore ed intensità”.  “Mi divertiva l’idea di interpretare un personaggio siciliano dalla testa ai piedi, siciliano nel modo di fare e siciliano nel modo di pensare, serio e grottesco allo stesso tempo, con la smania di essere  l’artefice di ogni situazione, di organizzare anche la vita degli altri, in modo da  rimetterli, a modo suo, sulla retta via. Ecco, quegli scapoli da cacciare per combinare matrimoni il più delle volte improbabili gli sembrano altrettanti ‘contrabbandieri’ della vita coniugale. ‘Contrabbandieri’ da mandare agli arresti matrimoniali”. E però “ricordiamo sempre che dietro un successo c’è un lavoro di squadra. Dico grazie ad Angelo Tosto, che qui è alla regia ma che è anche un bravissimo attore, conosce perfettamente le esigenze e i desideri di ogni singolo attore e li sceglie con grande attenzione, un po’ come fa un allenatore di calcio quando costruisce una squadra. La nostra ‘squadra’ è la compagnia, e non è un caso che si sia scelto questo termine, ‘compagnia’, perché viviamo insieme tutte le emozioni e le ansie della vita da palcoscenico. Ho messo chiaramente del mio nel personaggio, ma sempre rispettando le direttive di Angelo. Ma tutto il cast è da premiare”. In scena con Manlio Dovì vanno Claudia Bazzano, Cosimo Coltraro, Raffaella Bella, Davide Sbrogio, Giada Colonna, Cindy Cardillo, Francesco Russo, Daniele Sapio. “Sono tutti grandi professionisti, giovani ma pieni di esperienza, figli del Teatro Stabile di Catania, una grande scuola teatrale che non ha bisogno di commenti. A tutti si chiede sempre massima attenzione, certo, ma anche che si divertano a ‘giocare’ con me, che capiscano che per me ‘replica’ non significa ‘ripetizione’, significa sempre un nuovo modo di riproporre  personaggi e situazioni, con diverse sfumature, che cambiano di sera in sera, rendendo così lo spettacolo sempre vivo”.

Marco Novellino

 

 

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