Ue, in Italia ripresa sarà tiepida. Disoccupazione record nel prossimo biennio

Allarmante la situazione economica italiana secondo Bruxelles. “Dopo laprofonda recessione del 2012, avverte l’Ue, si vedrà una ripresa tiepida nel 2013-2014 a causa di incertezza e condizioni creditizie difficili”. Secondo le previsioni per i 27 paesi dell’Ue rese note oggi dalla Commissione,  l’attività economica riprenderà nella seconda metà del 2013 ma a un “ritmo molto contenuto”. 

Ed infatti, il tasso di disoccupazione in Italia, dopo aver raggiunto il 10,6% quest’anno, continuerà a salire raggiungendo picchi record dell’11,5% nel 2013 e dell’11,8% nel 2014.  Si tratta di una tendenza  dovuta al maggior numero di persone in cerca di lavoro per la crisi e agli effetti della riforma delle pensioni.

Negative anche le previsioni sulla crescita: quest’anno il pil si contrarrà del 2,3%, nel 2013 dello 0,5% e ritornerà in territorio positivo con +0,8% solo nel 2014, assumendo che le politiche restino invariate. Il governo ha previsto -2,4% per il 2012, -0,2% nel 2013 e +1,1% nel 2014.  Tali dati preoccupano la Commissione Europea. Il commissario  agli affari economici Olli Rehn ha infatti sottolineato l’importanza che l’Italia “prosegua lo sforzo di consolidamento di bilancio al di là del 2013”.

L'Italia raggiungerà quindi  una posizione “vicino al pareggio strutturale nel 2013, ma a politiche invariate devierà già nel 2014”. Secondo le stime Ue, l’avanzo primario supererà il 5% nel 2013 e si stabilizzerà al 3,7% nel 2014. Il consolidamento fiscale potrebbe continuare quindi per l'Ue ‘solo fino al 2013’.

Le previsioni Ue sono negative anche  sul debito italiano, che quest’anno schizza al 126,5%, aumenterà ancora al 127,6% nel 2013 e ricomincerà a scendere lentamente nel 2014 al 126,5%. Il governo ha previsto un rapporto debito/pil rispettivamente del 126,4% nel 2012, del 127,1% nel 2013 e del 125,1% nel 2014.

Bruxelles, comunque, ha rivisto al ribasso anche le previsioni della crescita del Pil dell’Eurozona a  -0,4% nel 2012 contro lo -0,3% di maggio, lasciando invariata la stima per il 2013 a +0,1%. Più forte il ribasso per le previsioni della Ue-27: -0,3% nel 2012 (era 0,0%) e +0,4% nel 2013 contro il +1,3% previsto a primavera.

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