Il presidente del Consiglio Matteo Renzi al suo arrivo in Nigeria riceve un omaggio floreale da una bambina nigeriana ad Abuja, 1 febbario 2016. ANSA/ US PALAZZO CHIGI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Ue e Renzi: ‘Daremo il nostro contributo alla Turchia’.

‘A questo punto noi daremo il nostro contributo alla Turchia per salvare esseri umani. E faremo ogni sforzo per salvare vite umane nel Mediterraneo. Abbiamo salvato, e continueremo a farlo, migliaia di vite mentre l’Europa si girava dall’altra parte. Prima del patto di stabilità c’è un patto di umanità’,  così il premier Matteo Renzi annuncia il via libera al contributo italiano per la Turchia: ‘Noi pensiamo che tutti i migranti siano uguali. Pensare di considerare in modo diverso le spese per salvare i bimbi eritrei mi sembra assurdo ed è solo una perversione burocratica. Ma noi, nonostante i professionisti della polemica provino a rilanciare ancora da Bruxelles, come se ci fossero vite di serie A e di serie B, non cadremo nelle provocazioni. Le cose sono cambiate. Le riforme sono leggi e dopo tre anni di recessione è tornato il segno più nei fondamentali economici. Siamo ancora qui, le sfiducie non sono passate e in Senato ho dovuto contenermi, mantenendo un certo ruolo istituzionale e non potendo dire tutto quello che avrei voluto dire. Nel frattempo, a ogni voto in Senato, i numeri delle opposizioni diminuiscono. Credo sia il segno più evidente del fatto che la tecnica di spararla grossa, di fare polemica per il gusto della polemica, di attaccare a testa bassa a livello personale ignorando la realtà non soltanto non funziona. Ma è controproducente. Ogni volta che si vota in Parlamento, le opposizioni perdono pezzi, senza che noi facciamo niente. Fanno tutto da soli, è incredibile. Il disfattismo non paga, prima o poi se ne accorgeranno anche loro. Ma non c’è fretta, loro pensino pure alle varie macchine del fango, noi pensiamo all’Italia. Noi investiamo sull’Africa perché pensiamo che sia doveroso per il nostro posizionamento geografico e geopolitico. Se vogliamo combattere la povertà, sradicare il terrorismo, affermare valori condivisi l’Africa oggi è la priorità. E dopo anni di assenza, l’Italia ci deve essere’, così Renzi spiega la sua missione in Nigeria, Ghana e Senegal. Ricordiamo che i contributi che gli Stati membri dell’Ue sono chiamati a versare alla Turchia per aiutarla a gestire il flusso di profughi proveniente dalla Siria non verranno computati nel calcolo del deficit ai fini del patto di stabilità e crescita, e questo è noto da dicembre. Per quanto riguarda le contribuzioni nazionali per gli aiuti alla Turchia secondo il patto di stabilità e di crescita la Commissione si è riferita specificamente a questa questione nelle condizioni di riferimento, che ha diffuso tra gli Stati membri a dicembre. In particolare, una nota a piè di pagina dice che la Commissione dichiara che i contributi nazionali alla facility non verranno presi in considerazione per il calcolo del deficit degli Stati membri secondo il Patto di Stabilità e di Crescita. In merito alla flessibilità di bilancio la Commissione Europea darà una risposta alle richieste del governo italiano entro la primavera, come ha ribadito una portavoce dell’esecutivo Ue. Alla richiesta di indicare una tempistica per la decisione sulla flessibilità, con particolare riferimento alle spese sostenute dall’Italia per accogliere i migranti, la portavoce ha spiegato che guarderanno a questo caso per caso, ex post e dopo le spese.

Cocis

 

 

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