”Le regole a tutela della concorrenza e del mercato devono necessariamente essere riviste e adeguate allo scenario che si è venuto a creare con la pandemia. L’Ue è chiamata a giocare in uno scacchiere internazionale e non ha più molto senso limitare le prospettive di crescita delle imprese europee che devono fare i conti con la competizione su scala globale di giganti che si muovono senza vincoli, come nel caso degli operatori del digitale, con il vantaggio di un trattamento fiscale favorevolissimo”. E’ quanto ha chiesto il presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera Sergio Battelli nel corso dell’audizione, in videoconferenza, della vicepresidente esecutiva della Commissione Ue Margrethe Vestager.
“Occorre anche evitare sperequazioni che rischiano di approfondire i divari tra quei Paesi che possono utilizzare margini di bilancio più ampi e quelli che hanno invece limiti di spesa” ha proseguito Battelli aggiungendo che “è necessario poi preservare la vocazione manifatturiera e produttiva dell’Europa e ripensare le nostre politiche e le nostre regole promuovendo la costituzione non di campioni nazionali, ma di campioni europei che coinvolgano risorse, energie e operatori di più Paesi in una logica di partenariato diffuso che sappia far tesoro del know how di imprese, centri di ricerca e università” ha concluso Battelli.