A Bruxelles si è consumato un duello tra Pd e 5Stelle: Elly Schlein accusata di plagio su una proposta per il rilancio dell’automotive. “Elly Schlein oggi ha proposto l’istituzione di un fondo Sure per salvare l’industria dell’auto. Peccato che quella proposta l’abbiamo avanzata noi al Parlamento europeo e che i suoi europarlamentari hanno votato contro”. È la dichiarazione di guerra contenuta in una nota degli eurodeputati 5Stelle. Il riferimento è al fondo approvato dall’Ue durante il periodo pandemico a protezione dei lavoratori e dei redditi.
L’accusa dei grillini è puntuale: “Lo scorso 23 ottobre- in occasione del voto sul bilancio 2025, avevamo presentato un emendamento che è stato bocciato proprio a causa del no del gruppo di S&D e di 14 europarlamentari del Pd. Siamo contenti – dicono ironici nella nota – che a distanza di pochi mesi il Pd abbia cambiato idea e sposi questa nostra proposta”. Un malcostume, l’appropriamento indebito, è si è consumato tante volte. “Con il con salario minimo, il contrasto al Jobs Act e altre misure. Questo deve avvenire senza appropriarsene maldestramente, tacendo il cambio di rotta e i meriti altrui”.
“Schlein – aggiungono gli europarlamentari pentastellati – ripete spesso che è testardamente unitaria, bene! Questa vocazione va però perseguita con correttezza, rispetto delle altre forze di opposizione. E riconoscendo con onestà intellettuale che la paternità di questa proposta appartiene al M5s, magari ammettendo con sincerità che sul punto il Pd ha cambiato idea. Se questo non avviene allora il sospetto è che tutto questo sia mera tattica politica finalizzata non a lavorare insieme con onestà e correttezza ma a fagocitare gli altri partiti, togliendogli consenso”.
Dal canto suo, la segretaria del Pd, parlando con i giornalisti a Bruxelles, ha difeso la sua proposta, spiegando che la crisi del settore automobilistico necessita di una risposta su scala europea. “Serve un fondo europeo sull’automotive, perché la crisi di questo settore non è soltanto italiana ma europea”, ha dichiarato. Schlein ha poi richiamato l’esempio dello strumento Sure, che durante la pandemia ha permesso di mobilitare 100 miliardi di euro per il sostegno al lavoro, salvando 30 milioni di posti. “Oggi il settore dell’auto è in difficoltà, non va lasciato da solo, ma va accompagnato mano nella mano all’innovazione, per non issare bandiera bianca rispetto alla competizione con la Cina o con altri grandi player” ha aggiunto.
Il dibattito resta aperto e alimenta le tensioni tra le opposizioni, con il M5S che insiste sulla necessità di riconoscere il proprio contributo nella proposta, mentre il Pd punta l’attenzione sulle soluzioni per il futuro del settore automobilistico in Europa.