Ucraina. Nuovo processo alla Timoshenko, senza di lei

E’ iniziata in assenze dell’imputata al tribunale di Kharkiv, l’udienza preliminare del processo che vede l’ex premier ucraina Iulia Timoshenko accusata di malversazione ed evasione fiscale. E’ stata proprio la Timoshenko a chiedere che il processo cominciasse senza di lei, a causa del suo “cattivo stato di salute”. I reati di cui è accusata Timoshenko risalirebbero all’attività della Sistemi energetici uniti d’Ucraina, società di cui l’ex premier è stata presidente negli anni ’90. In particolare, tra il 1997 e il 1998, la Timoshenko avrebbe ottenuto un rimborso dell’Iva non dovuto e avrebbe nascosto al fisco dei ricavi in valuta straniera per un totale di 160 milioni di dollari. Secondo Alexander Plakhotniuk, uno dei legali della ex premier, la Timoshenko rischia fino a 12 anni di reclusione. A inizio aprile, la procura generale ha dato il permesso all’ex premier di farsi curare fuori dal carcere, obbedendo, di fatto, alla richiesta avanzata il 16 marzo scorso dalla Corte europea dei diritti umani. Il governo di Angela Merkel, intanto, sta trattando con Kiev per un possibile ricovero della Timoshenko in una clinica di Berlino. Dietro le sbarre da quasi nove mesi, in ottobre l’eroina della Rivoluzione arancione è stata condannata a sette anni di reclusione per abuso di potere in un processo considerato politicamente motivato da numerosi osservatori.

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