Ucraina e De Benedetti: «Conseguenze terribili: choc energetico, recessione e fame»

«Il presidente americano propone un’irrealistica sostituzione del gas russo con il suo (che tra l’altro costa il 30% in più). La verità è che se questa guerra continua, le conseguenze saranno disastrose. Quindi basta mandare armi a Kiev e lavorare per un accordo. La Ue si impegna a comprare da Washington e a consegnare i dati dei cittadini europei», lo afferma Maurizio Belpietro nel suo  editoriale.

Il direttore della Verità, pur essendo anni luce lontano come modo di agire e pensare da Carlo De Benedetti condivide l’analisi dell’ex padrone di Repubblica, ospite della trasmissione condotta da Lilli Gruber su La 7, ha detto che a causa della guerra ci aspettano choc energetico, recessione e fame.

«Mentre in tv politici e opinionisti fanno i bauscia (così i lombardi chiamano i fanfaroni), dicendo che dobbiamo combattere in nome della libertà e non possiamo accettare che un tizio la mattina si svegli e invada un Paese democratico, ma non possiamo neppure legare i nostri ideali ai rincari della bolletta, chi come me è meno invasato fa i calcoli di quali saranno le conseguenze non del comportamento di Putin, ma del nostro» scrive Belpietro.

«De Benedetti dalla Gruber ha fornito una sintesi di ciò che sta accadendo se non ci fermeremo. «Sul piano pratico questa guerra creerà un problema di cibo nel mondo. Dalla Russia e dall’Ucraina arriva una caloria su otto di quelle che sono prodotte sulla Terra. E con la Bielorussia, gli stessi Paesi sono i tre più grandi produttori di fertilizzanti».

«In Brasile i fertilizzanti mancano già. E l’Egitto, il più grande consumatore di grano del globo, quest’anno il grano non lo vedrà. Le conseguenze saranno inenarrabili: sul piano pratico la più terribile sarà la fame nel mondo». E per l’Ingegnere il secondo effetto sarà uno choc simile a quello del 1973, quando gli arabi chiusero i rubinetti del petrolio, generando una recessione durata anni. «Quello che ci aspetta non è l’inflazione», ha spiegato De Benedetti, «ma la recessione, il crollo delle Borse e la fame». Catastrofista? – si chiede Belpietro – Forse. Ma forse, più semplicemente, un osservatore che non si fa incantare dalle chiacchiere di tanti guerrafondai da salotto e nemmeno dalle promesse di Joe Biden, il quale ha un problema in casa, cioè sta precipitando nei sondaggi».

«De Benedetti sarà pure un pessimista e forse anche un po’ trombone, ma quando dice che questa guerra, a prescindere dalle ragioni degli ucraini e dai torti dei russi, la pagheremo cara, non sbaglia. Le conseguenze saranno devastanti, perché le sanzioni non faranno solo male a Mosca, ma anche a noi, non nel senso di italiani, ma di europei. Pensate davvero che aver sequestrato l’oro e i depositi russi non avrà conseguenze sui mercati finanziari? Quale Paese si fiderà più a lasciare in deposito lingotti e miliardi nei caveaux di una banca estera se questi possono essere espropriati in un amen? Il precedente è pericoloso, – si legge su La Verità – così come lo è la vendita di petrolio in yuan o in rupie, ma forse anche in rubli, perché fa vacillare sua maestà il dollaro negli scambi internazionali. E che dire delle materie prime? Oltre al grano e ai fertilizzanti citati da De Benedetti, rischiano di mancare l’acciaio, il legno, i metalli, le terre rare. Per tacere del petrolio e del gas, che adesso si vuole importare in forma liquida dall’America a un prezzo più alto del 30%, in attesa di costruire dei nostri rigassificatori (ci vogliono 4 anni e un investimento da 9 miliardi). Si vuole chiudere il rubinetto russo, per aprire quello americano che non c’è e per stoccare il gas in rigassificatori che non abbiamo, con il risultato che resteremo al freddo e al buio».

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