Uccise una prostituta un anno fa. Arrestato grazie a Facebook

Dopo un anno e mezzo di indagini, è stato finalmente arrestato a Berna il 31enne algerino Abbes Benesouci accusato dell’omicidio della prostituta Veronica Crosati, il 26 luglio 2010 a Milano. Il dna dell’uomo corrisponde a quello trovato sulla mano sinistra della vittima. Benesouci era ricercato anche dalla polizia francese per almeno altre 4 rapine a prostitute avvenute in Francia. Il rapinatore seriale aveva un profilo Facebook e lo studio degli accessi al social network è stato fondamentale per localizzarlo. L’arresto è stato eseguito dalla polizia cantonale di Berna. La vittima, 44enne, era stata trovata morta nel suo appartamento di via Fratelli Salvioni a Milano dove riceveva i suoi clienti. Le indagini sono durate un anno e mezzo e hanno visto la collaborazione della squadra mobile di Milano con la polizia francese dal momento che il 31enne algerino si spostava tra Francia, Gran Bretagna, Italia, Svizzera e Sud Africa.

Bensenouci è  stato tradito dal suo profilo facebook che teneva con lo pseudonimo di Abbes Ben e che aggiornava continuamente.
Dall’analisi dei collegamenti al social network è  stato possibile localizzarlo a Berna e farlo arrestare in strada dalla polizia cantonale nei pressi di un locale che frequentava. In Francia l’algerino è indagato per almeno altre quattro rapine ai danni di prostitute con le quali prendeva appuntamento via internet per poi derubarle nei loro appartamenti. Era stato arrestato nel maggio 2010 in Francia e sottoposto agli arresti ospedalieri in un luogo di cura da cui era evaso per scappare in Italia. Il confronto del dna di Bensenouci in possesso degli inquirenti francesi con quello trovato sulla mano sinistra della prostituta uccisa ha dato esito positivo. Si ipotizza quindi che il caso di Veronica Crosati a Milano sia una rapina finita male, forse per la resistenza della vittima. Dall’appartamento della donna erano stati portati via due cellulari e un pc.

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