Turchia, il governo cede alla protesta. Stop al progetto in attesa della magistratura

Una protesta che ha messo in difficoltà il paese. Una serie di durissimi scontri che lasciavano presagire il peggio. Poi la schiarita. Ci sarà un referendum, per adesso il parco non si tocca.  Eppure Ergodan era inamovibile. Dopo aver dichiarato che non avrebbe tollerato oltre e che la sua pazienza si era esaurita ha, invece, incontrato la delegazione dei ‘dissidenti’. La delegazione era composta per lo più da attori e artisti, ma anche da due membri del ‘cartello’ di organizzazioni dietro la protesta. In un breve comunicato diffuso al termine dell’incontro, il collettivo ha detto che Erdogan li ha ascoltati, assicurando che il parco non sarà toccato fino alla decisione dei giudici e che si convocherà comunque il referendum. Secondo quanto riportato da alcuni giornali il premier rispetterà la volontà popolare ed il progetto non verrà realizzato sino alla decisione della magistratura. Il collettivo ha poi fatto sapere che il gruppo deciderà insieme quale azione intraprendere dopo essersi consultato sui risultati della riunione notturna, non chiarendo dunque se continuerà la protesta. Prevista per oggi un’assemblea e saranno i manifestanti a decidere se terminare le manifestazioni.

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